Tema: Riuso

Da Svolgimento @svolgimento
SvolgimentoSi raccoglie l’acqua piovana nelle cisterne sopra l’abitazione. Si purifica con speciali filtri al carbone. Poi si può bere o utilizzare per qualsiasi esigenza casalinga. Analogamente si può riutilizzare qualsiasi liquido biologico, tenendo conto che il nostro corpo è in massima parte costituito da acqua. Vi propongo questo esperimento. Incidete in superficie la pelle dell’avambraccio (dopo una accurata depilazione). Raccogliete il sangue che sgorga nelle apposite cisterne. Purificandolo con filtri speciali al carbone, dopo si potrà anche bere o utilizzare per tutte le esigenze domestiche. Si calcola che da un uomo di taglia robusta, opportunamente inciso, si potrebbero ricavare fino a cinquanta litri di acqua: giusto il fabbisogno quotidiano pro-capite - doccia compresa. Impossibile da applicare su larga scala, direte. Non proprio, vi rispondo. Esempio: potrebbe essere un’idea allestire una maxi pressa in corrispondenza di una grande piazza, che so, Piazza Politeama a Palermo. Nella piazza radunare il maggior numero di persone possibile, non senza uno straccio di preselezione, proprio sotto la lastra metallica. Al mio via, iniziare l’abbassamento della pressa che si protrarrà fino alla torchiatura completa. Una sorta di “presse-à-canard”, attrezzo culinario tanto caro ai cuochi francesi. Lo utilizzavano al centro della tavola imbandita per estrarre tutti i succhi dalle carcasse delle anatre le cui carni facevano bella mostra sui piatti dei commensali. Il fluido raccolto veniva poi distribuito sui piatti individuali. Ora, al di là di quello che questa immagine può evocare di cruento e inappetibile, resta il fatto che si tratti di un’operazione molto produttiva in termini di liquido. In un paese come il nostro, afflitto sempre più spesso da lunghi periodi di siccità, alternati ahimè a nubifragi sconvolgenti e travolgenti, la “presse-à-homme” può contribuire al fabbisogno idrico di interi quartieri della città. I succhi raccolti, depurati con appositi filtri al carbone, ci daranno acqua da bere o da utilizzare tranquillamente per tutte le esigenze domestiche. Che poi si proceda a campagne di reclutamento volontario, o di selezione d’ufficio sulla base di criteri valutativi da stabilire, rimane un punto meramente burocratico. 
Raimondo Quagliana

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