Tutto finisce con litri di sangue ovunque.
Oggi tu, tipico ragazzo della provincia americana, sfigato studente di una qualunque università degli Stati Uniti, amante di videogiochi e Coca Cola, ti svegli convinto che una festa privata nel mezzo del nulla, durante la notte di Halloween, potrà farti avvicinare, anche soltanto per guardare, sotto la gonna della ragazza più in del tuo corso.L'annuncio è illuminante e pensi che la casa in campagna creerà l'atmosfera giusta per fare in modo che lei si lasci andare al tuo fascino da intellettuale. Organizzi velocemente: uno squillo al tuo amico più figo (un'esca ci vuole sempre), la chiamata per chiedere informazioni sulla casa che ti fa scoprire che l'abitazione si trova lontana centodieci miglia dal primo villaggio senza telefono e almeno centocinquanta dal primo aggeggio che potrebbe salvarti la vita in caso di pericolo, qualche piccola fregatura ci dev'essere sempre, pensi mentre prenoti il fine settimana per cinque persone.Prendiamo la videocamera, ti suggeriscono, e tu non ti rendi conto del cliché in cui stai per essere trascinato, e, inconsapevole di tutto, accetti di portare l'inutile oggetto con te; per fortuna nessuno ha suggerito di portare un coltello da cucina, un fucile, una motosega, una scorta di pillole e alcool, una corda, uno sparachiodi, un martello pneumatico, insomma, nessuno ha deciso di portare oggetti che possano spezzare le ossa con un colpo.Vi mettete in macchina, allegri quanto mai, per raggiungere, prima che scenda la notte, il posto in mezzo al bosco, e – dopo avere sbagliato strada e aver girato invano per almeno due ore (giusto il tempo di fare buio), dopo aver superato con successo un ponte crollato al passaggio dell'auto, un fiume in piena, una pineta di alberi fitti e una strada sterrata che ha rovinato le ruote della macchina – arrivate alla casa crollante ma col fascino del cottage in montagna; giusto il tempo di scaricare dalla macchina le casse di birra, lo stereo e le luci di Natale per decorare l'ambiente, e vi ritrovate seduti attorno al camino per intraprendere dialoghi senza senso e aspettare che arrivi l'assassino.Esatto! Perché fuori qualcuno vi ha osservati dal momento in cui avete messo piede fuori dall'auto: era dietro gli alberi e vi ha guardati fino a quando non siete entrati tutti in casa.
Una delle ragazze (non quella che piace a te, tranquillo), si allontana per andare a prendere qualcosa da bere: la prossima volta che la vedrete avrà gli occhi bianchi, i denti cariati, i capelli sporchi, la pelle raggrinzita e purulenta, la voglia di mangiare cervelli umani e l'aggressività e la forza di un puma in calore. Resisterle sarà difficile e proprio il tuo amico (quello carino, il tipico biondino che gioca a football e che al mattino beve uova crude per mantenersi in forma) riceverà due o tre morsi al collo, talmente forti che la pelle e parte della carne si staccheranno e tu, incapace di muoverti, non saprai fare niente per aiutarlo. Comunque, dopo che i primi due sono stati fatti fuori (la ragazza mangiatrice di cervelli subito dopo essere impazzita è caduta morta sul pavimento), rimanete in tre e decidete di utilizzare la macchina per scappare. Poveri illusi, siete ancora convinti che la macchina partirà, e che – nel caso in cui partisse – riuscirete a raggiungere il ponte, o che ritroverete la strada giusta: il vostro destino è segnato, miei cari: sarebbe più facile non agitarsi così tanto. In tutto questo, l'oggetto che pensi non possa mancare in queste situazioni è proprio la videocamera e allora decidi di riprendere quello che succede (perfino la carne del collo dell'amico biondino che si strappa e che viene mangiata dall'amica impazzita).