Tempeste di catrame

Creato il 13 febbraio 2012 da Alessandrodecet

Il petrolio greggio è composto principalmente di due elementi chimici quali carbonio e idrogeno.
Le principali teorie sull'origine del petrolio sono 1:teoria inorganica che presume che carbonio e idrogeno vennero messi assieme nel processo di formazione delle rocce terrestri sotto calore e pressione fortissimi.2:organica:idrogeno e carbonio provengono da residui di vita animale e vegetale principalmente marina e palustre.
La coda delle comete è composta principalmente di carbonio e idrogeno gassosi,in assenza di ossigeno non possono bruciare durante il viaggio,ma attraversando un'atmosfera carica di ossigeno,possono entrare facilmente in combustione,e passando rapidamente in cambio di stato,combinarsi in petrolio.
Come teorizzava lo scienziato Immanuel Velikovsky,durante il transito di Venere sottoforma di una colossale cometa ai tempi dell'Esodo,alla metà del secondo millennio prima dell'Era Volgare si narra di una prodigiosa pioggia di bitume infuocato in concomitanza con una pioggia di meteoriti rilasciati dalla coda della cometa di cui erano i detriti.
Nel Popul Vuh Maya si narra "...la gente venne sommersa in una sostanza densa che pioveva dal cielo..la faccia della Terra divenne oscura e la pioggia vischiosa durò giorni e notti..E quindi vi fu un gran fragore di fuoco sopra le teste."
Il Manoscritto Quiche dice "Scese dal cielo una pioggia di bitume e di una sostanza densa...la Terra venne oscurata e piovve notte e giorno."
Gli Annuali di Cuauhhtitlan chiamano l'Era che terminò con la pioggia di fuoco Quiauh-Tonatiuh che significa "Il Sole delle Pioggia di Fuoco."
Nell'altro emisfero in Siberia,i Vogul affermano nella loro tradizione "Dio inviò un mare di fuoco sulla Terra..la causa del fuoco venne chiamata acqua di fuoco."
Il Midrash in diversi testi precisa che nafta insieme con pietre calde piovve sull'Egitto.
Vi fu "un fiume di nafta incandescente."
Nafta è il nome ebraico e aramaico del petrolio.
"Per sette inverni e sette estati il fuoco imperversò..esso ha bruciato la Terra"raccontano i Vogul della Siberia.
Non abituati a maneggiare il petrolio,ricco di elementi derivanti volatili i sacerdoti israeliti furono vittime del fuoco.
I due figli maggiori di Aronne,Nadab e Abihu"morirono davanti al signore,quando offrirono strani fuochi al cospetto del signore,nelle solitudini del Sinai."
Quando essi accesero il fuoco per l'incenso,i vapori che provenivano dalle fessure nelle rocce divamparono ed esplosero.
A sostegno del fatto che la sostanza di cui stiamo parlando si tratta proprio di petrolio troviamo la seguente testimonianza da un Salmo"...e,ciò che appare più meraviglioso di ogni altra cosa,sulle acque che estinguono ogni cosa il fuoco divampava ancor più violentemente."
Il che è tipico del petrolio in fiamme.
Se il petrolio cadde sul deserto dell'Arabia e sull'Egitto dovrebbero esserci tracce di incendio nella quale esso o i suoi derivati avrebbero potuto essere filtrati.
Leggiamo nella descrizione della tomba di Antefoker,ministro di Sesostri I,Faraone del Medio Regno,"un problema ci è posto da un'incendio,lucidamente deliberato,che ha infuriato in questa tomba come in molte altre...il materiale combustibile deve essere stato non solamente abbondante,ma di di natura leggera;perchè solo un fuoco furioso che rapidamente si spegne da se,sembra poter spiegare il fatto che la tomba non ne rimanga affatto annerita,fatta eccezion per le parti più basse;ne di regola sono stati trovati resti carbonizzati.
Tali circostanze lasciano perplessi."
La ricerca pare dar maggiore evidenza al petrolio di origine inorganica che quella organica.
La luna di Saturno, Titano "ha centinaia di volte più idrocarburi liquidi di tutto il petrolio conosciuto e le riserve di gas naturale sulla Terra", dice un articolo in Science Daily.
"La pioggia di idrocarburi dal cielo,si raccoglie in vasti depositi che formano laghi e dune".
"Titano è appena coperto di carbonio in forma materiale: è una fabbrica gigante di prodotti chimici organici", ha detto Ralph Lorenz, membro del team Cassini dalla Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory.

"Diverse centinaia di laghi e mari sono stati osservati,con ciascuno delle diverse decine di stime che contengono un liquido di idrocarburi più del petrolio della Terra e le riserve di gas. Le dune scure che corrono lungo l'equatore contengono un volume di sostanze organiche diverse centinaia di volte più grandi delle riserve di carbone della Terra.
"Riserve accertate di gas naturale sul totale della Terra 130 mila milioni di tonnellate, sufficienti a fornire 300 volte la quantità di energia tutti gli Stati Uniti usano ogni anno per l'uso residenziale di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione.
Decine di laghi di Titano singolarmente hanno l'equivalente di almeno questa quantità di energia sotto forma di metano ed etano. "
Se idrocarburi si formano su altri pianeti lo stesso meccanismo potrebbe funzionare anche con il petrolio terrestre,anzi,probabilmente è proprio il medesimo.
Gli stessi scienziati Russi hanno sfatato la leggenda metropolitana della Fine del Petrolio.
I russi dimostrano che il carburante ‘fossile’ è spazzatura scientifica legata alla teoria del riscaldamento globale. Il petrolio è dimostrato essere originato dai minerali, non da organismi fossilizzati. Niente più paura per la contrazione delle riserve, come dicono gli esperti del petrolio naturalmente ‘rinnovabile’.
Sì, avete letto bene e più di 2.000 revisori scientifici dell’Europa orientale sinistramente ignorati dai governi e dai media mainstream occidentali, sostengono tale affermazione. Dalla metà del 20.mo secolo, gli scienziati sanno che la teoria dei combustibili fossili è falsa e hanno dimostrato irresistibilmente che il petrolio deriva da depositi di minerali altamente compressi dalle profondità alla superficie. Ma la conseguenza più sorprendente di questi risultati, è che il petrolio è una fonte rinnovabile dalla rigenerazione costante in natura.
Dalla crisi petrolifera del Medio Oriente degli anni ’70, i produttori di benzina hanno attizzato le paure mediatiche secondo cui le riserve del nostro pianeta sono velocemente in declino. Il termine ‘picco del petrolio’ fu coniato e ci fu detto che i ‘combustibili fossili’ dovrebbero diventare sempre più costosi, mentre il nostro appetito insaziabile seccherà, bevendola, questa fonte ‘finita’ di energia liquida.
Tale propaganda adattata agli interessi dell’industria petrolifera e dei governi occidentali, sistematicamente sostenuta da debole una teoria scientifica che riflette di molto la truffa della teoria dell’effetto serra, che a sua volta è stata il veicolo per la tassazione delle emissioni di anidride carbonica.
Entrambe le storie sono state agitate dall’universale connivenza dei media e degli scienziati del mondo accademico, finanziati dal governo, sistematicamente collegati in sincronia per decenni, grazie ai lacci dei finanziamenti.
Petrolio la nostra più grande fonte di energia rinnovabile naturale
Sfruttando la sua tecnologia d’avanguardia, la Russia ha scoperto con successo numerosi campi petroliferi, alcuni dei quali producono in parte o interamente da un basamento cristallino, e che appaiono nettamente auto-alimentai. Sì, avete letto bene -la Russia gode della migliore fonte di energia rinnovabile naturale- il petrolio! Non miliardi sprecati nelle aziende agricole eoliche, solare o negli elefanti bianchi delle onde. Infatti, per i nostri cugini dell’ex Unione Sovietica, l’idea del ‘peak oil’ è ridicola perché, se i calcoli sono giusti, il petrolio è il più abbondante, efficiente ed economico carburante rinnovabile, e durerà almeno per molte centinaia di anni a venire.
Scontento dal fatto che i Russi possano avere un così lampante e potente grande vantaggio, l’Occidente ora utilizza la blogosfera nel contribuire a riforgiare la riemersione del mito del picco del petrolio e dei combustibili fossili. Così dice Daniel Yergin, il vincitore del Premio Pulitzer, autore di “The Prize: The Epic Quest for Oil, Money and Power” e presidente della IHS Cambridge Energy Research Associates, una società che fornisce consulenze ai governi e all’industria.
Yergin, come altri, cita come convincente la prova che il MSM non vi mostrerà; questi teorici del combustibile non-fossile nominano gli alcalini, i cherogeni e molti altri prodotti chimici del petrolio che sono stati trovati sui meteoriti, che sappiamo possono supportare una vita non organica e quindi comprovanti la bugia della teoria dei combustibili fossili.

Fonti:
World in Collision,Immanuel Velikovsky
http://www.esa.int/esaSC/SEMCSUUHJCF_index_0.html
http://expianetadidio.blogspot.com/2012/01/i-russi-sfatano-il-mito-del-picco-del.html

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