Temporali e tempeste - MUSICA
Sempre a proposito del Telle della sua ouverture. Nel si succedono l’introduzione-preludio alla tempesta, la tempesta, la quiete dopo la tempesta e l’esplosione della cavalcata. Quest’ultimo così scatenato, dinamico è forse il brano più famoso di Rossini almeno fra il popolo che frequenta molto tangenzialmente la musica cosiddetta classica.Tutta la sinfonia d’apertura del Tell è arte purissima. Ma se tutti i quattro pezzi sono vera musica, quelli dispari, l’introduzione e la quiete dopo la tempesta, sono speciali.Molti compositori hanno musicato “tempeste” e “quieti dopo la tempeste”. Fra questi:Rossini nel Tellnell’introduzione e nel finale.Verdi nel Rigolettoe nell’OtelloBeethoven nella sesta VivaldiFra tutti questi preferisco il Verdi dell’Otello. L’Otello inizia con un assolo che sembra un colpo di cento fulmini e prosegue con una musica agitata di voci e strumenti che descrivono, invocano, inorridiscono fino all’approdo delle navi e al famoso “Esultate” di Otello. Poi segue la festa per la vittoria, il litigio l’intervento di Otello, l’arrivo di Desdemona e il dolce, appassionato duetto d’amore fra i due. Questo è il vero pezzo che chiude la tempesta.
Nel Rigoletto Verdi non descrisse ma evocò e l’evocazione è un vero capolavoro che degnamente s’inserisce nel concertato che segue il quartetto.
Nel Tell la tempesta nella sinfonia è descrittiva e la successiva quiete è melodicamente lirica. Ma la vera quiete dopo la tempesta, una tempesta del cielo, degli elementi, della rivolta arriva col finale dell’opera. Tutto cangia il ciel s’abbellaL’aria è pura il dì è raggianteLa natura è lieta anch’ellaE allo sguardo incerto erranteTutto dolce e nuovo appar
Un eccetera che si biforca: la versione originale francese parla di “libertè”, la traduzione italiana per motivi di censura continua col la rinascita naturale:
Quel contento che in me sentonon può l’animo placar
E’ uno dei più belli finali d’opera. La RAI ne trasmetteva la versione strumentale per aprire e chiudere le trasmissioni.