Tempi critica la strumentalizzazione dei bambini figli delle coppie lesbiche. E i bambini usati contro il matrimonio gay?

Creato il 19 febbraio 2013 da Cagliostro @Cagliostro1743

In Gran Bretagna il segretario di stato gallese David Jones ha espresso la sua la sua opposizione verso il matrimonio gay affermando che le coppie gay «chiaramente» non sono in grado di fornire un «ambiente caldo e sicuro» in cui crescere i figli. Il politico si è però detto a favore delle unioni civili omosessuali dando a queste anche la possibilità di adottare: «Non ho detto nell’intervista che coppie dello stesso sesso non dovrebbero adottare dei bambini e questa non è la mia opinione». Quando si dice avere le idee chiare.
Una bambina di otto anni figlia di una coppia lesbica ha preso carta e penna ed ha scritto a David Jones: «Sono stato educata benissimo … si può essere educati da chiunque ti ami e si prenda cura di te e si assicuri che tu sia felice. Quello che lei stava facendo era dire che (le mie madri, ndr) non mi possono educare perché sono lesbiche, e questo non è giusto. Io sto perfettamente bene. Mi fa molto arrabbiare. Questo è il motivo per cui ho scritto la lettera».
Tempi.it ha riportato questa storia citando anche il pensiero delle madri della bambina: «Le persone che fanno questo tipo di commenti non parlano di idee o di politiche, ma di vere e proprie famiglie con bambini reali e veri sentimenti». L’articolo di Tempi si conclude scrivendo «che (le famiglie gay, ndr) non si fanno problemi a usare i bambini per affermare le proprie idee o politiche».
Se – legittimamente ma non condivisibilmente – si può criticare l’uso di bambini figli di coppie gay che si inseriscono nel dibattito sul matrimonio per le coppie dello stesso sesso, non bisognerebbe criticare allo stesso modo quando i bambini vengono usati nelle manifestazioni contro il matrimonio gay diventando – alle volte – addirittura testimonial di campagne pubblicitarie come nelle immagini che seguono? Si tratta solo di coerenza.