Come sollazzarci allora in queste afose serate estive?
Un bel gelato sul lungo mare?
Una bibita ghiacciata a bordo piscina?
La festa da Paolino?
Non siate sciocchi! È ovvio che non intendo attività che prevedano lo scollarsi dal beneamato divano!
Chi viene allora in soccorso di noi peccaminosi accidiosi? Ma ovviamente la regina del nostro girone infernale: Maria De Filippi, unica responsabile dell'effetto ventosa dei nostri fondo schiena sui nostri comodi giacigli.
L'Altissima ha pensato a noi discepoli anche quest'anno e prima di prendere il largo sul suo yacht da 33 ha predisposto la messa in onda del programma più masochista e dilaniante degli ultimi tempi: Temptation Island, altresì riconosciuto da tutti come la versione estiva di Uomini e Donne.
Sei coppie si immolano per la gioia del pubblico, dividendosi per 3 settimane e passando il tempo in compagnia di ragazzi e ragazze single. Lo scopo del programma è quello di verificare l'effettiva autenticità del sentimento provato attraverso il monitoraggio dei comportamenti dei singoli componenti della coppia in assenza del partner e alla presenza di forti tentazioni.
Neanche a dirlo il bello del programma sta proprio nel vedere scoppiare le coppie decennali. Ne abbiamo viste di cotte e di crude e siamo giunti al termine della seconda stagione con un bagaglio pieno di incomprensioni, tradimenti e malumori.
Personalmente mi auguro che la maggior parte degli intrecci del programma siano stati creati ad hoc per attirare l'attenzione del pubblico perché altrimenti dobbiamo iniziare a diffidare persino di nostra madre.
Guardare certi meccanismi relazionali in televisione ci mette in cattedra e ci fa giudicare facilmente situazioni e persone di cui magari siamo circondati nella vita di tutti i giorni ma che difficilmente riconosciamo per via delle implicazioni dirette.
Questo programma per quanto crudo e diretto in un certo senso permette di renderci più consapevoli e accorti. La fiducia è un elemento prezioso, però le ispezioni a sorpresa ci aiutano a capire se la persona a cui l'abbiamo concessa se la meriti davvero senza riserve.