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TENNIS - Al via gli Australian Open: 13 azzurri in cerca di gloria.

Creato il 15 gennaio 2012 da Andreakur
Sono tredici gli italiani (sette uomini e sei donne) in gara agli Australian Open che partono in nottata (prima prova dello Slam 2012), in cerca chi di conferme chi di riscatto. Iniziamo dal torneo maschile. Innanzitutto aspettavamo il riscatto di Bolelli ma il bolognese si è arenato all’ultimo turno delle qualificazioni, giungla da cui invece è uscito trionfante il venticinquenne Matteo Viola, mestrino non assai noto al pubblico ma seguito con attenzione dagli addetti ai lavori. Il ragazzo veneto, nell’ultimo anno, ha fatto progressi tecnici e di classifica enormi, passando dal n. 421 nel 2010 all’attuale 153. E nelle qualificazioni di questi Open d’Australia sembrava sempre sul punto di morire (sportivamente parlando) prima di risorgere in maniera incredibile. Come al primo turno quando, contro il serbo Lajovic, nel terzo e decisivo set si è trovato sotto 0-5 0-40, riuscendo ad annullare ben 7 matchpoint al suo incredulo avversario. O al secondo quando ne ha salvati altri due (e siamo a 9 complessivi) al croato Veic, per non parlare del terzo turno, quando ha dovuto recuperare un set e un break al sudafricano De Voest, numero 122. Insomma, il vero miracolo italiano, il primo (e speriamo non l’unico) di questo inizio di stagione. Adesso per Viola al primo turno del tabellone principale c’è il colombiano Giraudo, n.56 (unico precedente lottato in favore di quest’ultimo); in palio bei soldoni e preziosi punti Atp per chi, come il veneto, intende avvicinarsi ai 100 del mondo. Peraltro, vincendo contro Giraudo, Viola potrebbe addirittura incrociare le racchette di Sua Maestà Djokovic, number one delle classifiche, che al primo turno se la vedrà con il senese Paolo Lorenzi (dire sorteggio sfigato è poco…), numero 109 del ranking, che però giocherà su uno dei campi più prestigiosi del Flinders Park di Melbourne, bella vetrina per uno abituato ai challenger. La parte alta del tabellone vede in lizza altri tre giocatori italiani. Il campano Potito Starace, n.62, ha pescato il nipponico Ito, n. 117, che di recente a Brisbane ha dato segni confortanti passando le qualificazioni e un turno prima di arrendersi al più quotato Tomic. Calcolando che Starace sul cemento non pare un fulmine di guerra (anche se è migliorato), il match è aperto. Match invece chiuso quello del livornese Volandri, n.72, contro il bombardiere Raonic, n, 23 del seeding, esploso proprio lo scorso anno a Melbourne quando raggiunse gli ottavi di finale e fresco vincitore a Chennai. Pare troppa la differenza di velocità di palla tra i due, almeno sul duro. Anche per il numero 1 d’Italia (e 40 del mondo) Andreas Seppi sembra un calvario l’incontro con il talentuoso francese Gasquet, accreditato della 17ma testa di serie, una volta discontinuo ora approdato alla corte di Piatti per il definitivo rilancio; i confronti diretti sono 3-1 per il transalpino ma Seppi a Doha ha dato importanti segnali di recupero, soprattutto in vista della Davis d’inizio febbraio in Repubblica Ceca. Nella parte bassa del tabellone ecco gli ultimi due azzurri. Il ligure Fognini, n.47 del mondo e 2 d’Italia, affronta un altro colombiano, Alejandro Falla, n. 71 del mondo, che proprio questa settimana ha inflitto un dispiacere a Starace battendolo ad Auckland. Sulla carta sembrerebbe un match facile, in realtà Fognini non è ancora in forma, al contrario del suo avversario. Chiude la lista dei maschietti il romano Flavio Cipolla, n. 76, opposto a quella vecchia volpe tennistica del russo Davydenko il quale però nell’ultimo anno e mezzo pare aver smarrito lo smalto dei bei tempi. E passiamo alle sei donne, tre delle quali teste di serie: ovviamente la Schiavone numero 10 del seeding, poi la Pennetta (19) e la Vinci (23). La milanese deve difendere il quarto di finale conquistato lo scorso anno in questa incredibile maratona contro la Kuznetsova ed esordirà contro la modesta spagnola Pous-Tio, n.74 del mondo; al secondo turno possibile derby con la Oprandi se l’italo svizzera (ex animatrice turistica e n. 80) vincerà con la bielorussa Yakimova, n.62. Un altro derby azzurro potrebbe maturare all’orizzonte se la Pennetta dovesse uscire vincitrice contro la rodata qualificata russa Bratchikova, n.136 del mondo, e la Brianti (n.71) dovesse regolare la statunitense (di mamma italiana) Falconi, n.83, già battuta dalla parmense pochi mesi fa a Dallas. Le ultime due azzurre sono posizionate nella parte bassa del tabellone. La romagnola Errani (n. 48) se la vedrà contro la qualificata russa Savinykh, n. 124, mentre la tarantina Roberta Vinci, 25 del mondo, partita un po’ in sordina nei primi tornei dell’anno, ha avuto in sorte la rumena Cadantu, 109, messasi in evidenza grazie al successo di Biella lo scorso settembre.

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