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TENNIS - Coppa Davis a Napoli, Italia-Gran Bretagna 1-2: doccia scozzese, Fognini-Bolelli a lezione di doppio.

Creato il 05 aprile 2014 da Andreakur
Addio semifinale, o quasi: l'Italia del tennis in Coppa Davis si fa superare dalla Gran Bretagna 2-1 e domani ci vorrà un miracolo affinché Fognini possa battere Murray e consentire a Seppi di entrare in campo sul 2-2. La sconfitta del doppio azzurro, preceduta da quella di Seppi nella prosecuzione del match di ieri con Murray (troppo forte lo scozzese), è assai pesante perché permette ai sudditi di Sua Maestà di giocare (con grosse possibilità di successo) il loro asso nella manica, ovvero il singolarista Murray, autentico top-player, l'unico visto in questi giorni napoletani. Eppure il doppio alla vigilia era un punto accessibile per gli azzurri ma in campo Fognini e Bolelli hanno sempre rincorso i loro rivali, entrambi scozzesi, Murray appunto e tal Fleming, che non ha nulla a che vedere col biondo Peter Fleming amico e partner di doppio del grande John McEnroe. I britannici hanno impartito agli azzurri una esemplare lezione di doppio. Lesson number one: il doppio si gioca all'attacco, che si batta o che si riceva. Murray e Fleming hanno sempre conquistato la rete non cadendo nella trappola del doppio da circolo che prevede un giocatore sulla linea di fondo e uno sotto rete. Esattamente come lo interpretano Fognini e Bolelli, per carità anche con buoni risultati. Lesson number two: le voleès di pura opposizione o piazzate, anche senza particolare forza, sono sempre un buon viatico per costringere l'avversario a giocare tre-quattro passanti consecutivi, con un'alta percentuale di errore e quindi di punto a favore. Soprattutto Fleming, perché Murray ha un tocco oltre il normale, ha alzato un muro incredibile sotto rete sbagliando complessivamente poco e mettendo grossa pressione sugli azzurri che forse lo ritenevano più incapace di ragionare. Fatto sta che queste regole semplici ed elementari hanno mandato in tilt il nostro doppio e fatto saltare il sogno di una incredibile semifinale. Torniamo sulla Terra, a meno che Fognini non compia l'impresa di battere un Murray in ripresa. Ma francamente le percentuali di riuscita sono ridotte al lumicino.

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