Noi c'eravamo undici anni fa quando, nella laguna di Venezia, la barca azzurra di Davis affondò in serie B sotto i colpi (non irresistibili) dei cannoni belgi dei fratelli Rochus. C'eravamo ed eravamo sconsolati perchè sapevamo di dover attendere un po' di tempo prima di risalire. Ma francamente non undici lunghi anni in cui il tennis italiano è stato umiliato nei risultati cadendo addirittura in serie C e riconfermando lo stesso cittì, "perchè non è lui a scendere in campo". Gli uomini messi in campo sono sempre sotto la responsabilità di qualsiasi tecnico di qualsiasi sport si tratti. Ma questo è un altro argomento. Pensiamo a goderci questo 3-0 in terra di Cile, pratica archiviata grazie ad uno Starace semplice ma coriaceo, ad un "Mano de petra" Gonzalez stile Pietro Micca che pur di giocare, di non arrendersi, ha forzato i tempi e gli allenamenti per vedersi stirare i muscoli della gamba sinistra in pieno match (quando era un set pari, quindi in corsa per vincere), e ad un doppio (Bolelli-Fognini) strano a vedersi ma capace di portare il punto decisivo (oltre ad una dote di un certo livello, vedi semifinale degli US Open). Strano doppio perchè sia gli azzurri che i cileni lo hanno giocato come quattro tennisti da circolo, ovvero uno a fondo campo (chi batteva) e uno in avanti. Da che mondo è mondo, almeno venti anni fa era così, il doppio si gioca o tutti e due sotto rete (chi batte deve scendere subito) o tutti e due in difesa (Nystrom e Wilander, vincendo Wimbledon con le sole volèe di appoggio e con continui passanti e pallonetti hanno insegnato parecchio in tal senso). Comunque, al di là di questo curioso dettaglio tecnico mai seguito in campp dai giocatori, la partita per fortuna è stata sempre nelle mani degli azzurri che hanno fatto valere la loro maggior pesantezza di palla rispetto agli avversari. Il triplice 6/4 con cui si sono imposti i ragazzi italiani denota una certa scioltezza e di fatti mai hanno rischiato i nostri di perdere la trebisonda. Così è stato 3-0 alla seconda giornata ed il ritorno nel World Group dopo 11 anni di purgatorio. Mercoledì a Bangkok, in Thailandia, vedremo quello che ci riserverà il futuro prossimo; infatti si terrà il sorteggio del tabellone della Coppa Davis 2012, composto da 16 nazioni. Al momento sicure di essre teste di serie sono Serbia, Argentina, Spagna, Usa, Francia e Repubblica Ceca. L'Italia ovviamente non è testa di serie e pescherà dal seguente mazzo l'avversaria da affrontare dal 10 al 12 febbraio 2012: Argentina (in trasferta), Kazakhstan (sorteggio), Francia (in casa), Germania (in casa), Repubblica Ceca (in trasferta), Serbia (sorteggio), Spagna (in casa), Svezia (in casa), Usa (in casa), vincente Russia (in trasferta)-Brasile (in trasferta), vincente Israele (in casa)-Canada (sorteggio), vincente Sud Africa (in trasferta)-Croazia (in casa), vincente Giappone (in trasferta)-India (in trasferta), vincente Belgio (in trasferta)-Austria (in casa), vincente Australia (in trasferta)-Svizzera (in trasferta). Sarà dura ma è bellissimo esserci. E soprattutto rimanerci. Magari recuperando Seppi...
Pacman
Nostradamus
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