Allenamenti e partite, e lo studio. Come si concilia tutto ciò?: “Spesso faccio i compiti in macchina, tra uno spostamento e l’altro. Non mi pesa e per ora a scuola i risultati arrivano anche se quest’anno ho sentito il passaggio dalle medie al Liceo Scientifico. Bisogna organizzarsi ancora meglio, pianificare tutto”. La soddisfazione arriva anche dopo un allenamento ben fatto: “Se si è dato tutto è così, come in partita, a volte anche se l’esito del confronto non è favorevole”. Che tipo di giocatrice ti definiresti?: “Mi piace molto costruire il punto e poi chiuderlo, da fondo campo o anche a rete. Da piccolina mi affascinava la volèe. Ora cerco di completare il mio tennis”. Superficie preferita?: “La terra rossa”.
Giocatore o giocatrice di riferimento?: “In campo maschile mi piace molto guardare Federer perché è spettacolo puro. Un vero talento al servizio del tennis, con colpi d’alta scuola in ogni zona del campo. Ammiro però anche giocatori come Nadal e Djokovic che con meno talento dello svizzero sono riusciti a raggiungere risultati fantastici. E’ questo il frutto del lavoro e dell’impegno. Stessa cosa potrei dire di Ferrer, un vero esempio di costanza di rendimento. Nel settore femminile mi piace la Williams per come sa imporre il proprio gioco. Tanto di cappello a Sara Errani per la forza mentale”.
Guardi il tennis in televsione?: “Non molto. Mi piace il doppio perché è vario. Così come il tennis di una volta nel quale c’erano più schemi rispetto ad oggi”. E tu su quali aspetti tecnici stai lavorando?: “Dopo aver migliorato la seconda di servizio con la quale spesso commettevo doppi falli, ora sto cercando di potenziare la prima. Mi sto esercitando anche sulla smorzata che in campo femminile può tornare utile. Sul diritto e sul rovescio sto curando, supportata dai miei maestri, le impugnature”.
Tra gli impegni agonistici del momento anche il Trofeo Invernale a squadre limitato 4.1 e denominato “Roberti”, con i colori dello Sporting Borgaro: “Il tennis è uno sport individuale ma far squadra è bello. Con le mie compagne ho vissuto un’esperienza in trasferta a Brescia e mi è piaciuta molto. Così come quelle fatte da giovanissima prima al Centro Federale del Brallo, quando dovevo rimanere una sola settimana e ne feci due, e poi a Barcellona. In Spagna ricordo lo sforzo per parlare inglese e farmi capire. Una cosa arricchente”.
Amante dello sport a 360°, dal calcio all’arrampicata, Giulia adora la musica attuale (suonava la batteria fino alla scorsa stagione) e godersi la televisione in compagnia di un buon gelato: “Rigorosamente al gusto di nutella o stracciatella. Inutile mangiarlo alla frutta. Ora mi sono ripromessa di non degustarne fino al 4 dicembre”. Obiettivi per il 2015?: “Continuare a progredire e riuscire a mettere in atto in torneo quanto appreso negli allenamenti. I progressi in classifica saranno una conseguenza. Così come scendere sul terreno di gioco sempre grintosa e competitiva, caratteristiche che qualche tempo fa mi mancavano ed ora, piano piano, stanno emergendo”.
Il prossimo torneo è già dietro l’angolo, magari con l’obiettivo di ripetersi. Il sogno nel cassetto?: “Poter vivere di tennis – conclude – provando a diventare una professionista”.