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TENNIS - I progressi degli azzurri e l'indifferenza dei quotidiani.

Creato il 16 luglio 2013 da Andreakur
Avere tre finalisti su quattro italiani nella stessa settimana non accadeva dagli anni ’80, eppure quotidiani sportivi a parte, la notizia è stata ampiamente snobbata dalla stampa nostrana per la mera commercializzazione del prodotto “giornale” (insomma per vendere qualche copia in più). Altrimenti non si spiega perché il motociclismo, il doping giamaicano, l’immancabile e scialbo calciomercato estivo abbiamo avuto spazio al contrario dei successi del tennis italiano. Successi che, si badi ben, sono da attribuirsi esclusivamente ai nostri giocatori. Uno come Fognini ad esempio ha trovato la tranquillità, la personalità e la maturità fuori dai confini della Penisola, così come la stragrande maggioranza delle tenniste azzurre. Il ligure a Stoccarda ha impressionato sì per il suo tennis finalmente con più alti che bassi, ma i grandi progressi si sono visti nella personalità espressa in campo; la scalata da numero 31 a 25 del ranking ATP lo pone ad un passo dal numero uno d’Italia Seppi (numero 24 del mondo), con il quale condivide le potenzialità per restare definitivamente nei primi 20, se non qualcosa di più. Quanto alle donne, Roberta Vinci ha fatto il miracolo a Palermo contro l’amica di vita e di doppio Sara Errani, miracolo perché si combatteva sulla terra rossa dove il suo gioco piatto col dritto, tagliato col rovescio, palle corte e discese a rete fulminee, non si confà alle superfici lente. E invece forse quella undicesima piazza mondiale, consolidata, funge da stimolo per entrare nella top-ten, impensabile fino all’anno scorso. Manca uno sforzo e anche la tarantina avrà ottenuto ciò che merita.

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