TENNIS - Il ritorno dello spagnolo: Nadal rivede la leadership mondiale.

Andate a vincere quindici match consecutivi sul duro, dopo la cocente eliminazione al primo turno di Wimbledon e i conseguenti stridolii di ginocchio, e poi ne riparliamo. Pare questo il messaggio di Rafa Nadal ai suoi avversari dopo la campagna nord-americana pre Us Open (doppietta riuscita in passasto solo a Rafter, Agassi e Roddick), ai cui nastri di partenza si presenta come grande favorito (a Flushing Meadows ha vinto solo nel 2010). A Montreal ha battuto Djokovic, a Cincinnati ha eliminato il suo amico rivale Federer risalendo al numero 2 del mondo e nella classifica stagionale, al numero uno. Soprattutto si è completata l'evoluzione dello spagnolo, per cui il suo tennis non è più adatto solo alla terra rossa ma anche al cemento e lo dimostra i tornei vinti quest'anno, 9 per l'esattezza: San Paolo, Acapulco, Indian Wells, Barcellona, Madrid, Roma, Parigi, Montreal e Cincinnati.