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TENNIS - Internazionali d'Italia, a Fognini il derby con Seppi: bravi Starace e Burnett, Schiavone solito film.

Creato il 13 maggio 2013 da Andreakur
Il ritorno di Starace, la conferma di Fognini, la scoperta della Burnett e la solita Schiavone(nel mentre, i ritiri di Tipsarevic e della Kerber, teste di serie rispettivamente 10 del maschile e 6 del femminile): sono queste le indicazioni che vengono fuori dalla seconda giornata di pane e tennis degli Internazionali d’Italia. Partendo dal torneo maschile, Starace, sceso a ridosso del numero 300 (ma era pure 400 prima di vincere il challenger di Napoli), ha ripagato in pieno l’invito (ai più parso generoso) degli organizzatori ed ha vinto addirittura in rimonta un incontro tutto cuore contro quel cagnaccio del ceco Stepanek, eroe in Davis un po’ in ribasso (anche lui reduce da vari problemi fisici) ma sempre un osso duro da rosicchiare, come testimonia il numero 48 in classifica. E’ stato bravo il campano soprattutto Potito, dunque, e ora sotto con Federer, che ai bei tempi voleva allenarsi proprio col campano, ritenuto non a caso tra i top-ten sulla terra rossa. Fognini invece, nell’attesissimo derby italiano, ha passeggiato con Seppi non lasciando scampo all’altoatesino; troppa la differenza in favore del ligure sulle superfici lente, in gran forma in vista del prossimo durissimo impegno contro “mister lato b” Rafa Nadal. Che non è il Nadal tritatutto che siamo stati abituati a vedere al Foro Italico ma pur sempre un giocatore solido e difficilissimo da battere.
La scoperta arriva dal femminile dove la numero 141, entrata in tabellone con un’altra wild-card, ha battuto seccamente la numero 30. Stiamo parlando di Nastassja Burnett, giovane ragazza romana (febbraio 1992) dal fisico mozzafiato, che in campo non ha patito né il caldo della massima calura né le credenziali della sua avversaria, quella francesina Alize Cornet mandata per i pazzi per quasi tutto il match (sul 5-2 per l’azzurra nel primo set, la francese al cambio di campo si è fatta un piantarello) malgrado le statistiche sanciscano che la Cornet a Roma è stata finalista nel 2008. Il 74% di prime palle e i 21 punti vincenti dell’azzurra contro i 7 della transalpina, più una sicurezza in campo da veterana (solo un po’ di braccetto a fine match) hanno finito per fare la differenza. E all’orizzonte c’è il derby con la Vinci, qualora la tarantina batta una brutta avversaria come la Vesnina. A proposito di derby: come avevamo preventivato, Venus Williams non è più quella di un tempo, così il tanto atteso ipotetico scontro con la sorellona Serena non ci sarà, la Robson l’ha rimandata a casa. Così come a casa è già tornata Francesca Schiavone che, in un match non impossibile contro l’olandese Bertens, ha retto bene il primo set (fallito un set point) per poi cedere di schianto nel secondo. Il tennis è una questione di stimoli e la milanese sembra non averne a sufficienza per stare ai vertici.

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