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TENNIS - Internazionali d'Italia, domani le finalissime: Nadal-Federer, ancora loro! E la Errani perde il treno...

Creato il 18 maggio 2013 da Andreakur
Appuntamento con la storia rimandato (speriamo): il treno chiamato desiderio (di arrivare in finale al Foro Italico)è passato veloce, e il Freccia Rossa a 300 kmh chiamato Victoria Azarenka, bielorussa numero 3 del mondo, è andato troppo forte per essere agganciato dalla pur coraggiosa Sara Errani, numero 7. Che non è riuscita a salirci perché la differenza di classifica nei punti importanti del match, si è fatta sentire. Così, ad una partenza, anzi ad una non partenza della bolognese, che ha preso un cappotto nel primo set, si è affiancata una ripresa nella seconda partita assai più ardita; sotto 6/0 3-1 e servizio Azarenka, il match sembrava potersi concludere a tempo di Williams (la Serena era in finale già da un pezzo avendo demolito la qualificata romena Halep). Invece nisba. La Errani ha tirato fuori la sua famosa tigna, ha recuperato lo svantaggio ed è andata a servire addirittura per il set sul 5-4 in suo favore. L’allungamento al terzo, sebbene la battuta della bolognese lasci molto a desiderare, era una possibilità da considerare. Ma ecco la differenza di cui sopra: la Azarenka ha giocato divinamente il nono game, e da 5 pari è andata prima 6-5 e poi ha chiuso 7/5 dando la netta impressione di un gap non facilmente recuperabile per la Errani (che con la Vinci ha comunque conquistato la finale del doppio con la Vinci per il secondo anno consecutivo). Quindi, l’ultimo atto del singolare femminile vedrà di fronte Serena Williams e la Azarenka. Nel maschile Nadal ha fatto valere il suo gioco contro un Berdych non più miracolato (da Djokovic). Per il maiorchino numeri da record: potenziale settimo trionfo al Foro Italico, potenziale cinquantaseiesimo (56) titolo in generale, settantanovesima (79) finale in carriera vincendo la sua quarantasettesima (47) semifinale consecutiva sulla terra rossa. Numeri da capogiro. E pensare che lo si dà per finito... Lo spagnolo si gioca il titolo contro Sua Maestà Roger Federer, mai vittorioso a Roma (per lo svizzero finali raggiunte e perse nel 2003 e 2006), pronto a sudare e battere in umiltà lo scorbutico francese Paire, da oggi non più il brutto anatroccolo tra i transalpini in giro per il mondo. Dunque, due finalissime all'orizzonte; chiunque vinca, l'albo d'oro del torneo iscriverà un nome degno del Foro Italico.

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