TENNIS - Internazionali d'Italia, tabelloni ai quarti di finale: Errani in solitudine, ora la Na Li,

Creato il 15 maggio 2014 da Andreakur
Da che erano quattordici, sette per genere, con l’allineamento dei tabelloni ai quarti di finale, al Foro Italico resta in piedi la sola Sara Errani, pronta a difendere a spada tratta i colori azzurri. La bolognese ha disputato un discreto match contro l’ostica qualificata ceca Petra Cetkovska soprattutto nella seconda frazione quando è riuscita a rimontare da un pericoloso 2-4 che avrebbe potuto allungare la contesa; invece la sua maggior freddezza nel momento chiave del tie-break conclusivo le ha permesso l’approdo tra le migliori otto giocatrici degli Internazionali, con la possibilità di sfidare la schiacciasassi cinese Na Li per un posto in semifinale. La vincente poi di Errani-Na Li giocherà contro la vincente dell’altro quarto Jankovic-Radwanska, ovvero le due giustiziere delle altre azzurre negli ottavi di finale. La Jankovic (già trionfatrice a Roma nel 2007 e 2008) ha lasciato cinque games alla glamour Pennetta che ha avuto un sussulto nella seconda frazione quando, sotto 2-0, si è trovata avanti 3-2 e servizio prima di perdere l’orientamento e dire addio alla partita. Dopo la sbornia di Indian Wells, ovvero da marzo, la brindisina aveva vinto solo due match, quindi averne vinti due di fila potrebbe essere l’inizio di una ripresa. E’ simile il discorso per la Schiavone che quando si avvicina il Roland Garros, sente ancora il profumo inebriante della vittoria. La milanese, allenata ora dalla conterranea Golarsa, icona del soft tennis stile Vinci, 34 anni a giugno, proveniva da ben nove primi turni e sole tre partite vinte dall’inizio del 2014. Eppure le ha provate tutte ma la polacca è davvero inavvicinabile. Comunque anche per la Schiavone gli ottavi a Roma sono un buon risultato, se non altro uno squillo di tromba per rimarcare la sua presenza nel circuito. Concludendo con il tabellone femminile, nella parte alta Serena Williams (che ha scherzato con la Lepchenko) trova la cinese Zheng che è stata costretta al terzo set dalla McHale; chiude il quadro dei quarti di finale l’incontro Ivanovic-Suarez, con la bella serba capace di ridimensionare una Sharapova sempre più lontana parente di quella bionda prodigio di qualche anno fa, e la spagnola che si è riposata per il forfait della rumena Halep. Nei maschi, continua la marcia affannosa di Rafa Nadal, che tra secondo (Simon) e terzo turno (Youzhny) è stato in campo più di cinque ore, il che è insolito per uno come lui abituato a tritare gli avversari. Nadal attende d’incrociare lo scozzese Murray, lesto ad uscire fuori da match non facili contro lo spagnolo Granollers e il pedalatore austriaco Melzer. Il vincente sfiderà o Tommy Haas, 37 anni e non sentirli (ha piegato la resistenza del campione degli Australian Open, lo svizzero Wawrinka) e finalista a Roma la bellezza di dodici anni fa, quando cedette la palma di vincitore al fu Agassi, o il bulgaro Dimitrov, gran talento, in grado di eliminare il ceco Berdych. In basso un quarto non eccezionale, Raonic-Chardy, che aumenta il rammarico di Fognini, il quale avrebbe potuto infilarsi e prendere il posto del francese (viste le condizioni psico-fisiche non eccezionali di Federer). Il bombardiere canadese Raonic, invece, ha sconfitto il transalpino Tsonga in un incontro tirato ma sempre nelle sue mani. Ultimo quarto Ferrer-Djokovic; Ferrer ha mandato a casa un Gulbis remissivo mentre l’antagonista di Nadal, il serbo Djokovic, parte in sordina con l’impronunciabile tedesco Kohlschreiber ma poi si riprende e fa valere la legge del più forte.

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