L’onore dell’Italia è salvo oggi grazie al diciannovenne di Torino Lorenzo Sonego, portacolori della Stampa Sporting ed allievo di Gipo Arbino, da alcuni mesi cresciuto tecnicamente grazie agli allenamenti presso l’Ace Tennis Center di Volvera e l’esperienza accumulata nei tornei internazionali che fino a qualche mese fa era solito guardare sul PC. Dei dieci azzurri al via delle qualificazioni infatti, solo il piemontese è riuscito, a sorpresa, a centrare un posto nel tabellone principale. Opposto al monegasco Benjamin Balleret (tds 1 e 386 Atp) ha iniziato la sfida in maniera convincente, senza timori reverenziali nei confronti del più quotato avversario. Il primo set si trascina al tie-break, dove Balleret riesce a chiudere per 7-5. Nel secondo set inizia lo show del giovane torinese, che strappa immediatamente la battuta al rivale (alla fine saranno ben 7 i break subiti dal tennista di Monte Carlo), vola 4-1 e poi si porta a casa la frazione per 6-1.
Un fuoco di paglia? Nemmeno per sogno perchè Lorenzo Sonego continua a spingere ogni pallina, mettendo in campo il 60% di prime palle, da cui ricava il 71% di punti. Il break nel secondo gioco gli spiana la strada e l’unico momento critico, nel settimo gioco quando concede tre palle break, lo risolve da tennista esperto, con servizio e diritto sparati in faccia al rivale. «E’ la prima volta che gioco un Challenger – racconta Lorenzo -. Emozionato? Prima o poi sapevo di poter cominciare a vincere. Sapevo di dover mettere la prima e cercare di comandare, perché se indietreggiavo lui mi faceva male. Con il coach abbiamo lavorato tanto per stare con i piedi più dentro il campo e sfruttare meglio il servizio. In campo un po’ mi trasformo e divento più aggressivo e determinato. Il mio sogno? Andare avanti il più possibile».
In precedenza poco avevano potuto il vercellese Pietro Rondoni, superato dall’esperto Nikola Ciric per 7-5, 6-2 e Lorenzo Frigerio, sconfitto dal transalpino Maxime Chazal con il punteggio di 6-1, 6-4. Il vercellese, tds numero 4 delle qualificazioni e 659 Atp, dopo aver salvato due palle break nel settimo gioco e una nel nono, perdeva la battuta nell’undicesimo, consegnando il primo set nelle mani del trentunenne di Belgrado, nel 2011 salito fino al 151° posto nel ranking. Mancino, dotato di un servizio potente ed efficace, Ciric prendeva in mano le redini del gioco, strappando subito il servizio a Rondoni in apertura di seconda frazione: da lì la sfida non ha più avuto storia, con Rondoni breccato nuovamente nel settimo gioco.
Frigerio ha avuto ancor a meno occasioni di impensierire Chazal, apparso più completo e vittorioso per 6-1, 6-4. Nella quarta sfida Viktor Galovic aveva la meglio sul tedesco Jeremy Jahn per 7-5, 6-3.