Dello stesso parere Renzo Furlan, impegnato in questi giorni alla Sisport Fiat di Torino in uno stage organizzato dall’ASD Da Campioni: “Un talento destinato ad entrare tra i migliori 50 giocatori del mondo – ha detto l’ex numero 19 – perché possiede tutte le doti per farlo e a inizio stagione ha lavorato molto per migliorare sotto il profilo fisico, quello nel quale aveva ancora le maggiori carenze. Nel tennis moderno occorre avere ormai tutte le armi per emergere, da quelle tecniche a quelle fisiche, da quelle mentali a quelle agonistiche”.
Domani il piemontese se la vedrà con lo spagnolo Munoz De La Nava, numero 199 Atp, che ha stoppato in due set (6-0 7-5) la corsa di Thomas Fabbiano. Partita vera, l’ennesima, contro un esperto (33 anni) della terra rossa. La curiosità è molta ma Donati non vuole fermarsi: “Sono soddisfatto di essere in finale ma spero di concludere ancora meglio questa settimana – dice Donati -. Un risultato così non me lo aspettavo ma ci credevo: dopo aver raggiunto due volte i quarti in un challenger, l’ultima in Canada un paio di settimane fa, volevo di più. Ho fatto tre mesi di preparazione off-season e sono molto migliorato sul piano fisico. In questo torneo la svolta è stata contro Golubev al secondo turno: battere un top 100 come lui mi ha dato fiducia”.