E’ stato risolto con maestria e in tempi brevi (nove giorni) il problema tendineo alla mano destra che ha costretto Matteo Donati all’interruzione della sua “campagna” americana in preparazione alle qualificazioni degli ormai prossimi US Open 2015. L’alessandrino non riusciva più a tenere la giusta presa del diritto ed è quindi stato costretto allo stop forzato e al rientro in Italia per la terapia. Si è svolta presso il centro fisioterapico di Montecatini Terme, sotto le attente cure del Prof. Parra. Dal suo sito ufficiale Matteo fa sapere di essersi sottoposto a terapie laser al mattino e al pomeriggio: “Quindi – prosegue – sono stato a Tirrenia per altri sei giorni di terapia, senza far nessun lavoro con il polso, di scarico totale”. Il primo nuovo contatto con la racchetta è avvenuto domenica 9 agosto. Un allenamento di 30 minuti che ha dato esito positivo: “Non ho provato nessun fastidio – ha sottolineato l’alessandrino. Ieri il test sul servizio, senza forzare particolarmente. Sono fiducioso e soddisfatto per aver risolto il problema in tempi brevi”. E oggi il 20enne piemontese che ha compiuto in questa prima parte di stagione grandi progressi, tecnici e in classifica, sta nuovamente volando alla volta dell’America per raggiungere il suo coach, Max Puci, rimasto negli States in attesa del suo assistito. Donati rientrerà nel circuito tra qualche giorno nel Challenger di Vancouver (Can), altra tappa di avvicinamento agli US Open.
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