TENNIS - Torneo di Pechino - "Babbo" Fognini regala la vittoria a Nadal.

Non capita tutti i giorni di assistere ad una sconfitta di Nadal, non capita tutti i giorni di vedere l’iberico esultare come un bambino per aver mantenuto il gioco dell’1-3 dopo aver rischiato di trovarsi sotto di un set e 0-4. Soprattutto non capita mai ad un azzurro di matare il toro di Maiorca. Fatto sta che laddove lo spagnolo quest’anno è imbattuto (cemento), e quando lo stesso si accinge a riprendersi la leadership mondiale, ecco presentarsi nell’arena di Pechino un incredibile Fognini, in grado di contro-accelerare sulle accelerazioni di Nadal, di dominare lo scambio da fondo campo, di approfittare spesso entrando col diritto del palleggio corto dell’iberico, di prendere in contropiede il suo avversario, di rubargli il tempo chiudendo con una bella volèe di rovescio. Il tutto è durato un’ora e un quarto: 6/2 3-0 per il ligure, 4-2 poi. D’improvviso però capita che Fognini, non nuovo a perdersi durante il match, spenga la luce di una partita sino ad allora perfetta; ok aveva di fronte Nadal, icona del circuito, ma a far la differenza non è stato il tennis dell’iberico (per la verità falloso e corto) quanto la grinta, la carica che lo stesso Nadal ha messo in campo, la sua voglia di non “morire” di fronte all’azzurro. Questa volta si può dire che è stato Fognini a graziare Nadal ed è un peccato perché per sperare di entrare nella top-ten bisogna iniziare a battere i top-five. Ed è una occasione che difficilmente si presenterà di nuovo al tennista ligure, specie per la sua giornata di grazia.