In questo post, Rouges17 ha già trattato e descritto dal punto di vista fisico le tipologie di morti viventi presenti nei vari Zombie Movie. Nessuno, fin ora, si è mai soffermato ad analizzare il loro comportamento, la loro evoluzione ed il significato che hanno assunto nel corso degli anni. Per tanto, armato di buona volontà e Paint, ho rimodellato e tradotto quell'immagine, ed il risultato finale di tale lavoro è quello che potete vedere qui sotto: la Teoria Romeriana dell'evoluzione umana. Per saperne di più, seguiteci dopo il salto.
Nel corso dei decenni, come molti di noi avranno notato, il comportamento degli Zombie si è evoluto in rapporto alla società e al contesto in cui erano collocati. Infatti, l'uso di nuove armi ed il continuo avanzare delle scoperte in campo scientifico e tecnologico, hanno spinto gli Zombie ad evolversi a loro volta, ed ad utilizzare nuove strategie di attacco e di difesa. Da qui, nasce la Teoria Romeriana dell'evoluzione. Per comprendere meglio il mio ragionamento e per capire su cosa si basino le mie deduzioni, prendiamo in esame i 6 film di George A.Romero che hanno fatto la storia degli Zombie Movie:
1) The night of living dead del 1968;
2) Dawn of dead del 1978;
3) Day of dead del 1985;
4) Land of dead del 2005;
5) Diary of dead del 2007;
6) Survival of dead del 2009.
Step 1: The night of living dead - 1968
Questi sono in assoluto i primi Zombie romeriani apparsi sugli schermi cinematografici. Sicuramente il make up non è dei migliori, ma il gioco di luci ed ombre, favorito dal bianco e nero, li rende comunque ripugnanti. Questi morti viventi possono essere definiti come quelli "classici" del genere: lenti, stolti e privi delle capacità cognitive più elementari, anche se c'è da aggiungere che a volte, durante il film, maneggiano armi primitive come pietre e bastoni. Sto parlando, ovviamente, della scena in cui il Cemetery Zombie attacca Barb e di quella dove alcuni non-morti rompono i fari del furgone di Ben.
Altra curiosità è che questi morti viventi non si nutrono solo ed esclusivamente di carne umana, ma come si può notare, in alcune scene mangiano anche piccoli insetti ed addirittura un ratto (controllate seguendo i link segnalati nella recensione di Survival of the Dead).
Sin dal suo debutto nelle sale, critici e storici cinematografici etichettarono The night of living dead come un film sovversivo che operava una forte critica alla società statunitense degli anni sessanta, specie su temi come: Guerra Fredda, orrori della guerra in Vietnam (Vietcong = Zombie) e razzismo. C'è addirittura chi rivede nella fine di Ben gli omicidi di Martin Luther King e Malcom X.
Step 2: Dawn of dead - 1978
In Dawn of dead l'aspetto e il comportamento degli Zombie muta. Per prima cosa, i morti viventi non sono più orribili e ripugnanti come nel capitolo precedente. Gli Zombie si possono distinguere dai sopravvissuti solamente dal colore bluastro che assume la loro pelle dopo il decesso e la successiva trasformazione. Vi sono però delle eccezione come lo Zombie che attacca Ben nella stazione di servizio, divenuto uno dei più rappresentativi del film (questo). In Dawn of dead, Lo Zombie romeriano per eccellenza prende vita per la prima volta: lento, prevedibile, facilmente eliminabile e a tratti per fino ridicolo. Solo l'elevata quantità di morti viventi può impensierire l'essere umano. Scompare, quindi, anche quel briciolo di capacità cognitiva che aveva caratterizzato la figura dello Zombie in The night of living dead, ad eccezione della scena in cui vengono disposti i camion in modo tale da chiudere le entrate dell'edificio; lì si può vedere uno Zombie rompere il vetro di uno dei veicoli con una chiave "a pipa".
Questo cambiamento si ha perchè, nella visione del regista, gli anni '70 sono caratterizzati da una società di tipo "consumista". Lo Zombie,infatti, parafrasa la figura del consumatore medio di quegli anni: pigro, sciatto e monotono, la cui unica forza è una comunità o un gruppo fittizio. Ciò è dimostrato dal fatto che il rifugio degli ultimi superstiti all'epidemia è proprio un centro commerciale: luogo che viene, guarda caso, preso d'assalto dagli Zombie che, spinti da un debole ricordo di quando erano in vita, volevano tornare ad esserne i "padroni" assoluti.
Step 3: Day of dead - 1985
Nel terzo capitolo della saga dei morti viventi vi è un'ulteriore trasformazione sia nel corpo che nell'anima degli Zombie. I morti viventi appaiono, per la prima volta, talmente decomposti e ripugnanti da incutere terrore. Il loro intelletto rimane pressocchè immutato in gran parte di loro: sono lenti, stupidi, facilmente eliminabili se non in gruppo e soprattutto privi di ogni inibizione o capacità cognitiva basilare. Ma come ogni regola che si rispetti anche questa ha un eccezione: Bub, discepolo prediletto del Dr Logan.
Bub è un ex militare e, nella visione del regista, è più duttile ed ha una predisposizione maggiore a sottomettersi al volere dell'uomo. Di fatti, il Dr Logan riesce a far ricordare allo Zombie la sua vita passata, tramite alcuni oggetti da lui comunemente usati: spazzolini, rasoi, libri e persino una beretta. Questa è la prima volta che in uno Zombie si manifestano in maniera così accentuata capacità motorie ed intellettuali degne di nota. Vedere Bub usare correttamente una rivoltella evidenzia, inoltre, due aspetti fondamentali: da una parte abbiamo un'importante evoluzione cinematografica della figura del morto vivente; dall'altra abbiamo una pungente critica alla U.S. Army.
Step 4: Land of dead - 2005
Questo sarà in assoluto il film che decreterà un cambiamento radicale nello figura dello Zombie. Il loro aspetto rimane certamente invariato rispettando, così, i canoni dello Zombie romeriano per eccellenza. Ma qualcosa nelle loro abitudini e nelle loro capacità intellettive muta radicalmente.
In un mondo post-apocalittico in cui i morti ritornato in vita, gli ultimi superstiti si riorganizzano e fondano una città ben difesa da militari e mercenari. Gli Zombie però non restano di certo a guardare e per la prima volta usano tattiche di attacco ben congeniate. Infatti non sono più i classici morti viventi che usano la loro sola forza bruta per uccidere ma, per la prima volta, imparano a maneggiare armi ad ad attraversare corsi d'acqua.
Il capo di questa cosiddetta orda intelligente è Big Daddy, il quale guiderà gli Zombie verso il complesso residenzaile del malvagio signor Kauffman per distruggerlo. Per la prima volta, si può pensare addirittura che gli Zombie provino dei sentimenti come l'odio e la voglia di rivalsa nei confronti dei mercenari che li uccidono e saccheggiano le "loro" città.
Ne La terra dei morti viventi, George A.Romero affronta molti temi scottanti che caratterizzano la società attuale: la sopraffazione da parte dei potenti sui popoli più poveri, l'aggressione e la ghettizzazione dei diversi rappresentati in questo caso dagli Zombie, la lotta al terrorismo e la globalizzazione. I "cattivi" , quindi, non sono di certo gli Zombie che vivono in una condizione disagiata, ma sono gli stessi esseri umani che, spinti dalla loro avidità, sono capaci di ogni atrocità, perfino di uccidere i propri simili pur di raggiungere i loro obiettivi.
Step 5: Diary of dead - 2007
I canoni dello Zombie romeriano per eccellenza vengono rispettati anche nel quinto film della saga dei morti viventi: ripugnante, lento, capacità intellettive assenti e pericoloso solo se incontrato in gruppi numerosi. Quindi, l'intelligenza che aveva contraddistinto gli Zombie di Day of dead ed ancor più in Land of dead, scompare del tutto.
Ma i film di George A.Romero, come sappiamo, non sono mai fini a se stessi; nascondono sempre un significato intrinseco o una critica nascosta. Gli Zombie, in questo caso, evidenziano tutte le ambiguità di una società guidata da un’informazione fittizia, manipolata e talmente accessibile a tutti, grazie ad internet e alla tecnologia di cui si dispone, da risultare solo “rumore” nello scenario apocalittico che si disvela agli occhi dello spettatore.
Step 6: Survival of dead - 2009
Ed eccoci arrivati all'ultimo film della saga degli Zombie Movie romeriani: Survival of dead. Anche in questo film, gli Zombie sono quelli classici di Diary of dead. Ancora una volta però c'è un elemento nuovo che li contraddistingue dai loro predecessori: viene introdotto per la prima volta il tentativo da parte dell'uomo di insegnare ai morti viventi a nutrirsi di carne diversa da quella umana. Questo progetto, all'apparenza assurdo ma che non si rivelerà tale, è portato avanti da Seamus Muldoon, il quale cerca una cura per i suoi cari che si sono tramutati in Zombie famelici.
Si conclude qui la nostra analisi della Teoria Romeriana dell'evoluzione. Non so se sarete d'accordo con quello che ho scritto pocanzi ma aspetto come sempre i vostri commenti e la vostra partecipazione attiva ai miei post. Un ringraziamento particolare va alla mia fidanzata che mi ha aiutato nella stesura dell'articolo.