La mostra, visitabile fino al 27 febbraio, è composta da 450 oggetti (tra sculture, vasi, maschere, frammenti di pitture murali) e arriva per la prima volta in Italia. La città di Teotihuacan, nota soprattutto per le sue piramidi, contava più di 150mila abitanti e dal 1987 le sue rovine sono patrimonio mondiale dell'umanità Unesco. Il Presidente dell'azienda speciale Palaexpo, Francesco Maria Emanuele, ha sottolineato: "La civiltà di Teotihuacan è stata la più grande civiltà mesoamericana. Gli Atzechi, che sono molto più conosciuti, nacquero 500-600 anni dopo e chiamavano quella città 'la città degli dei' per la sua bellezza. Gli strumenti tecnici che avevano per costruire le loro famose piramidi erano più avanzati di quelli egizi. Parliamo di una vera e propria epopea culturale".
Anche il Messico contemporaneo sarà presente da domani al Palazzo delle Esposizioni, con le installazioni di uno dei più importanti artisti di oggi, Carlos Amorales. "Si tratta di un gioco a contrasto su un Paese che ha molti legami storici e di amicizia con l'Italia. Una mostra insolita che sicuramente avrà un grande riscontro da parte del pubblico", ha detto l'assessore alle Politiche culturali del Comune di Roma Umberto Croppi. Il Palaexpo, però, rimarrà chiuso il 12 novembre perché aderirà alla manifestazione "Porte chiuse" insieme a molti altri musei italiani, per protestare contro i tagli alla cultura.
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Tra tutti i misteri mai svelati da storia e archeologia, quello del sito precolombiano di Teotihuacàn e della origini sconosciute della sua architettura semplice e monumentale, sarà protagonista della grande mostra ospitata dal Palazzo delle Esposizioni di Roma, insieme ai reperti dal raffinato gusto artistico ed elevata perizia artigianale che lo caratterizzano.
I reperti rinvenuti nel grande sito del Centro America esteso su una superficie di 36Km quadrati, il cui nome Teotihuacan - la città degli Dei, “il luogo dove gli uomini divennero Dei” si deve agli Aztechi, come quello delle Piramidi del Sole e della Luna o il Viale dei Morti, ma era già in rovina da secoli quando prima di loro la trovarono i Toltechi, saranno protagonisti dalla mostra Mexico. Teotihuacan. La città degli Dei.
Dal 9 novembre al febbraio 2011, oltre 300 capolavori fra rilievi in onice e pitture murali, statuette in ossidiana e pietra verde, vasi in terracotta dipinta o intarsiata .. animeranno una delle mostre capitoline più attese, a testimonianza di una cultura e una civiltà che dopo otto secoli di predominio, e una popolazione forse superiore ai trecentomila abitanti, sembra aver influenzando quelle precolombiane degli altipiani della Mesoamerica, Aztechi compresi
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