Teresa: la piazza la pizza e il tizio che l’attizza. Italia Germania 2012

Da Bibolotty

Son qui nel mio studiolo a far meditazione, difficile è però trovar la buona l’ispirazione. Se è la nazionale poi che si lancia sul pallone e non posso io alienarmi da tanta confusione, non posso che lanciare un sonoro sospirone e rassegnarmi anch’io a finirci nel pallone.
Allor ora m’acchitto per scendere in piazzetta: è lì che stanno tutti con in mano birra e pizza. C’è anche Pino il tizio con la barba che m’attizza così io mi metto lì, sul muretto a fare la civetta. Solo un paio di bottoni del vestito io mi slaccio se la nazionale vince, io mi metto in ginocchio.

Lui tiene la birra in mano e commenta colorito, è proprio vero che, quel Pino è un saporito fico. Ma mai come Balotelli, che ha fatto impallidire l’italiano medio e il suo razzismo mai da dire. Allora son felice, e al primo goal gli do una botta Pino mi guarda e dice «sei pronta per la lotta?».
Felice corro a prendere una birra e dei taralli, saltello per la piazza e tintinno di sonagli, serate io e lui a ballar musica anni ottanta, che vado pure in chiesa, e tocco acqua santa. Lui intanto è tutto preso, gesticola, borbotta, io benedico quella proverbiale e forte botta.
Chissà se è così anche quando fa l’amore, oppure è così fico sol davanti ad un pallone? Mio dio che grosso dubbio ora m’è venuto: che di questo tizio io mi dimentichi anche il nome che guardandolo stupisca e mi ricordi del pallone che mandò un giorno in pezzi la vita e il mio cuore.
Allora mi defilo e lascio Pino tra gli amici, saltello oltre la Piazza, e salto sulla bici. Preferisco avere il vento ad arricciarmi i capelli Che il suo speciale spot su Cesare Prandelli. Vado sino al mare, mi distendo sulla rena Alzo gli occhi e... «Uh... non c’è la luna piena».


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