Non sembra esserci pace per Natale e la sua famiglia, quattro persone si sono presentate davanti la casa del ristoratore a Termini Imerese e avrebbero detto alla madre di ricordare al figlio che “si sta avvicinando la ricorrenza”.
Nei sui confronti e’ stato disposto il potenziamento della vigilanza.
L’episodio sembra essere comunque particolarmente inquietante, la donna però non si ricorda il modello della macchina e non ricorda nemmeno se ci fossero a bordo 2 o 4 persone.
Potrebbe esserci un collegamento di date, infatti il 12 marzo dell’anno scorso è il giorno in cui Natale Giunta avrebbe ricevuto la prima visita degli uomini de pizzo sarebbero stati Antonino Ciresi e Maurizio Lucchese si sarebbero presentati all’ufficio di via Enrico Albanese, a Palermo, per offrirgli la protezione del clan. Una protezione a caro prezzo: due mila euro a Pasqua e altrettanti a Natale.
Giunta non ha pagato il pizzo ed ha denunciato l’accaduto, immediatamente dopo però arrivano le minacce depositate anche sul parabrezza della sua auto “Mettiti apposto un fari usbirru pichi finisci mali”, poi il rogo del furgone ed infine la benzina dinnanzi al ristorante a Castello a Mare. La denuncia di Giunta ha fatto scattare l’arresto, oltre che per Ciresi e Lucchese, anche per Giuseppe Battaglia e Alfredo Perricone.