Un quarto giovane, un ventiduenne ternano, è stato invece arrestato nell'ambito delle stessa operazione per essere stato trovato in possesso di 700 grammi tra marijuana, hascisc e Mdma. Le indagini sono state avviate dopo la segnalazione alla polizia da parte di alcune persone che avevano avvertito degli spari. Giunti sul posto i poliziotti hanno trovato il gestore mentre stava chiudendo il bar.
L'uomo, che aveva una ferita al setto nasale ancora sanguinante, ha riferito agli agenti che i rumori erano legati ad alcuni mortaretti che erano stati esplosi all'esterno del locale, mentre la ferita se l'era procurata giocando a biliardino. Gli agenti hanno però deciso di procedere con un controllo e hanno scoperto i fori di ingresso di cinque colpi di arma da fuoco sulle pareti del locale, ad altezza d'uomo.
A quel punto il barista ha spiegato ai poliziotti di non essersi accorto dei colpi, che sarebbero stati sparati mentre era in bagno a medicarsi. Gli agenti sono comunque riusciti a individuare la targa dell'auto con la quale sarebbero fuggiti i tre presunti aggressori e da questo elemento sono state avviate le indagini. In seguito ad alcuni appostamenti, il personale della mobile ha fatto irruzione in un'abitazione tra Gabelletta e San Gemini, nella quale è stato trovato il giovane che avrebbe utilizzato l'auto, trovando due dei napoletani, di 20 e 21 anni.
Questi - secondo quanto si è appreso - hanno riferito agli investigatori di essere rimasti in auto, mentre il terzo picchiava il barista e sparava contro le pareti del locale. Quest'ultimo è stato rintracciato successivamente, in una cantina di largo Mezzetti, sempre nel quartiere San Giovanni, mentre era in compagnia di un ternano, al quale sono stati sequestrati 700 grammi tra marijuana, hascisc e Mdma.
All'interno del locale sono stati trovati anche un bossolo e una cartuccia, appartenenti verosimilmente a una pistola dello stesso calibro di quella con cui sono stati sparati i colpi all'interno del bar.