Se ha una colpa non è certamente quella di “dare i numeri” che corrispondono al vero ma che il suo atteggiamento è invece fin troppo educato e prudente.
Noi riteniamo che la risposta da dare sia politica.
Gli stranieri regolarmente presenti esprimono un bisogno abitativo maggiore dei cittadini italiani.
Quindi, semplicemente ne hanno più bisogno.
E va detto che “l’elevato disagio abitativo espresso dagli stranieri è assai meno soddisfatto di quello espresso dagli italiani”; quindi gli stranieri chiedono un alloggio più spesso degli italiani.
Questo si può spiegare col fatto che la maggioranza degli italiani è già padrona di casa e con le maggiori difficoltà economiche in cui si trovano gli immigrati. Infatti hanno subito maggiormente gli effetti della crisi.
Essi, come ci dicono i dati, contribuisco ad oltre il 10% della formazione del PIL nazionale ricevendo indietro meno del 3%. Sono i meno pagati, i meno tutelati i più sfruttati. Si occupano di lavori che in Italia pochi farebbero.
Ne citiamo uno per tutti che riguarda oggi la maggior parte delle famiglie italiane e ternane: l’assistenza agli anziani.
Il peso maggiore dei lavori di basso livello, ma necessari, di questa nazione è sopportato dalle braccia degli immigrati e cammina sulle loro gambe.
Così come lo sarà la ripresa economica auspicata. Se poi qualcuno delinque va giustamente punito. Ma anche in questo caso gli immigrati sono quelli che più scontano la pena, quelli che meno usufruiscono dei benefici carcerari, quelli più oggetti a suicidi e ad episodi di autolesionismo e\o violenza in carcere. Una maggioranza liberal democratica e socialista, quella per cui abbiamo chiesto i voti ai cittadini, affronta il tema abitativo per gli immigrati come uno dei cardini dei programmi di integrazione. Dicendo si ad una politica abitativa a favore degli immigrati, strada principale per una reale integrazione. Così avviene in Europa. Non si deve balbettare davanti alle becere accuse delle forze della conservazione e reazionarie. Chi succhia la vita a questa nazione si annida tra quelli che per anni hanno beneficiato dei condoni edilizi, delle false invalidità, della carriere facili, delle tante evasioni fiscali degli incarichi superflui e pagati da tutti. Cose queste, si inconcepibili, in una nazione liberale e riformista europea. E tutti questi, italiani come noi ma non certamente nostri fratelli, sono molto ma molto di più che poche centinaia di famiglie immigrate in chiara difficoltà. Purtroppo però ancora una volta emerge la riluttanza della maggioranza, come da noi richiesto, a confrontarsi al suo interno sulle politiche per diritti civili e l’immigrazione. Continuare a non farlo porta ad una mancanza identitaria ad una incapacità dei rappresentanti dell’amministrazione di “tenere botta” di fronte a misere motivazioni che col tempo indebolirà le ragione dello stare insieme e porterà sfiducia in chi ci ha votato. L’immigrazione è uno di questi temi.Dove sarà necessario esprimere una politica unitaria, ragionata ed europea per la maggioranza che governa la città. il coordinamento di Cittaperta TerniDinamica