Terra dei Fuochi, non basta essere un onesto cittadino?

Creato il 26 ottobre 2013 da Webmonster @mariomonfrecola

Anni addietro ero al Comune di Napoli per il rinnovo della carta di identità.
Mentre pazientavo fuori il corridoio dell’ufficio preposto, incontrai un conoscente che – poco dopo – scoprii essere un dipendente di palazzo San Giacomo.
«Dammi i moduli, l’addetto è un mio amico, un minuto e avrai il nuovo documento» esordii furtivamente.
«Ti ringrazio ma preferisco attendere il mio turno» ribattei senza fornire spunti per ulteriori spiragli a trattamenti di favore.

Non è forse questo un esempio del male endemico di cui è vittima l’Italia?
Far passare per un favore ciò che è invece un sacrosanto diritto del cittadino.

A Napoli oggi 26 ottobre migliaia di persone oneste hanno manifestato per chiedere allo Stato di fermare i roghi tossici che quotidianamente avvelenano la Terra dei FuochiAnalogamente, le popolazioni chiedono alle Istituzioni locali e centrali le bonifiche dei territori violentanti dalle discariche abusive gestite dalla camorra.

Io, cittadino di un paese civile, trovo queste due richieste scandalose.

Debellare la criminalità organizzata non è un dovere del Governo? Far vivere ogni abitante in un luogo salubre, privo di rifiuti tossici ed inquinanti non è un dogma di uno Stato di legalità? I cittadini devono manifestare per chiedere di essere tutelati? L’esasperazione del popolo è la molla che fa agire i nostri politici? La richiesta di difesa della salute deve passare attraverso slogan e proteste?

Allora mi sorge un dubbio: ad un cittadino che vive nella martoriata Terra dei Fuochi, non basta essere onesto, pagare le tasse, lavorare (duramente) ed adempiere ai propri doveri civili per essere protetto dallo Stato nel quale – nonostante tutto – continuare a credere?
Perché ciò che gli spetta di diritto (la tutela della salute) viene promesso dai governanti come se fosse un «favore» personale?

MMo



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