3 maggio 2013Terza edizione della campagna nazionale per la riduzione del rischio sismico
Volontari di Protezione Civile, istituzioni e mondo della ricerca scientifica sono insieme per il terzo anno per la prevenzione del rischio sismico. Parte oggi, infatti, la formazione dei volontari di “Terremoto io non rischio”, la campagna di comunicazione nazionale per la riduzione del rischio sismico promossa dalla Protezione Civile e dall’Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, in collaborazione con l’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e con ReLuis-Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica e in accordo con le regioni e i comuni interessati.
L’iniziativa, giunta alla terza edizione, si svolgerà nel weekend del 28 e 29 settembre 2013 in più di 200 comuni italiani a rischio sismico di quasi tutto il territorio nazionale. Nel 2011 la campagna è stata realizzata in via sperimentale in nove piazze di sei regioni italiane, mentre l’edizione 2012 ha coinvolto 102 piazze di quasi tutte le regioni della Penisola.
In Basilicata Anpas quest’Anno gestirà le piazze di Lagonegro Marsicovetere Sant’ Arcangelo Potenza e Matera.“ Siamo convinti che la prevenzione in Protezione Civile sia possibile ed attuabile” commenta il responsabile regionale Protezione Civile Anpas Basilicata Egidio Ciancio il quale continua “ Anpas Basilicata grazie anche al lavoro svolto dal Responsabile Nazionale Protezione Civile Anpas Carmine Lizzasta mettendo a disposizione del territorio lucano non solo tanto impegno da parte dei suoi componenti volontari ma soprattutto molta professionalità e competenza”
Gli obiettivi. Obiettivo della campagna è promuovere una cultura della prevenzione, formare un volontario più consapevole e specializzato ed avviare un processo che porti il cittadino ad acquisire un ruolo attivo nella riduzione del rischio sismico. Nelle due giornate in piazza i volontari saranno impegnati a distribuire materiale informativo e a rispondere alle domande dei cittadini sulle possibili azioni da fare per ridurre il rischio sismico.
I volontari. Protagonisti dell’iniziativa sono i volontari di protezione civile, formati sul tema del rischio sismico, che istruiscono a loro volta altri volontari, diventando quindi attori di un processo di diffusione della conoscenza. Nel corso del primo weekend saranno formati circa 180 volontari, mentre, alla fine del percorso, saranno più di 3.000 i volontari istruiti. A settembre saranno organizzati incontri sul territorio, per verificare che il percorso di formazione sia stato compiuto in modo efficace.