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Terremoto a Roma? Si affollano gli agriturismi della provincia

Creato il 11 maggio 2011 da Stud
Terremoto a Roma? Si affollano gli agriturismi della provinciaSi affollano gli agriturismi della provincia. C'e' chi inventa il picnic antisisma. Si stila il decalogo antipanico. Squillano i telefoni dell'istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. E la psicosi per il "terremoto di Roma", previsto dal sismologo Raffaele Bembandi
ha gia' fatto pure il giro del mondo. Ci ha pensato la stampa internazionale. C'e' pure un ultimo desiderio. Postato su Facebook: "Terremoto a Roma: l'ultima pasta e fagioli. Se devo mori' moro contento".
Il Codacons, invece, presenta un esposto in Procura: denunciando chiunque - blog, siti web, tv, radio, giornali, ecc. - abbia diffuso informazioni contribuendo al panico generale su una "frottola". Procurato allarme, abuso della credulita' popolare. Ma chi ha potuto astenersi dal raccontare quel tormentone, che da giorni dilaga sulla rete? Dove si organizzano feste, riti propiziatori, brindisi e picnic all'aria aperta, aspettando il sisma? Tocchera' denunciare anche il Guardian, e El Mundo, a questo punto. Intanto la Protezione civile ha affrontato la paura della gente, dedicando un ampio approfondimento sul portale.
“Nell’epoca dei new media, l’informazione è svincolata da qualunque vaglio scientifico. Il criterio con cui si selezionano le notizie non è la loro veridicità, ma quanto siano state condivise”: a parlare è la psicologa e psicoteraupeta Maria Beatrice Toro, direttore didattico della Scuola di specializzazione in psicoterapia cognitivo interpersonale (Scint). Così una notizia che evoca un disastro, più volte ripetuta, contagia le persone più suggestionabili, l’ossessione si diffonde e, alla fine, un evento seppur incredibile diventa plausibile.
Proprio in occasione dell’11 maggio (sì, la data è stata scelta appositamente), l’Ingv organizza un “Open day”. Una  giornata di informazione scientifica sui terremoti in cui le porte dell’istituto saranno aperte al pubblico per incontri con i ricercatori, visite alla sala di monitoraggio, e visite guidate all’esposizione interattiva sui terremoti e sul campo magnetico terrestre.
“La comunità scientifica - si legge nella presentazione dell’evento - è oggi più che mai convinta che ci si può difendere dai terremoti solo con le tre parole chiave: conoscenza, previsione ed educazione”.
“Approfittiamo dell’elevata attenzione dovuta a questa presunta previsione del Bendandi per illustrare la dimensione del problema terremoti in Italia e nel mondo e il contributo della ricerca sismologica nella mitigazione del rischio sismico in Italia”.

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