Terremoto: Se la terra chiede il conto…

Da Maurizio Lorenzi

Sono giorni particolari, in cui l’Italia assaggia quotidianamente la paura ed il timore che le scosse si ripetano, uno dopo l’altra, ad intervalli più o meno irregolari. E di fatti, così accade. Non passa giorno in cui la terra non tremi e non bussi alla nostra porta, quasi stesse chiedendo il conto, come a dire che è sempre lei la padrona di tutto. Comprese le nostre vite, caso mai ce lo fossimo dimenticati.

E per non scordare, stringiamoci forte, tutti insieme, o solo chi vuole, per non tralasciare dettagli come il terremoto che, a forza di farsi sentire, non fa altro che ricordarci quanto sia preziosa, unica ed imperdibile la vita. La nostra vita. Teniamocela stretta. E coccoliamo la nostra terra. Amica di sempre, che in fondo non continua a fare che il proprio dovere, suo malgrado. Nonostante tutto…

Mi scrivono righe bellissime ed intense, proprio da quelle zone, e ve le riporto:

Qui l’aria è densa, le lacrime salate, la paura fa tremare forse più del tremore della terra… e gli occhi fanno fatica a chiudersi la notte nel timore che tutto si muova…”

Non credo servano altre parole.

   MaLo


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