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Terremoto, selezione socio-economica feroce: il sisma ha solo accelerato le politiche darwiniste di Berlusconi e Monti

Creato il 24 settembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Il terremoto non è stato un evento eccezionale e fuori dalla norma. Nei rapporti fra cittadini e istituzioni ha semplicemente, tragicamente, follemente, disumanamente, proseguito quell’opera di selezione economica e sociale che già il governo Berlusconi e poi il governo Monti, con motivi diversi, già avevano iniziato e che tutt’ora Monti prosegue, avendo ereditato il disastro berlusconiano. Le vittime sono i cittadini, abbandonati a se stessi. Per i terremotati il danno è immenso.

Le istituzioni sono intervenute con grande sollecitudine in alcuni casi per aiutare la ricostruzione di chiese e scuole, ma la ricostruzione delle case tarda e tarderà chissà fino a quando, anche se il presidente della Regione Emilia Vasco Errani promette grande rapidità (come sempre). I massmedia parlano di grandi feste, concerti, spettacoli, iniziative di ogni genere, sms, donazioni eccetera con incasso  a favore dei terremotaati. Ben poco è arrivato sinora a destinazione.

La realtà è fatta di case che non vengono ricostruite, di soldi che non si trovano, di campi spontanei autogestiti sgombrati con ordinanze di questo o quel sindaco. Le istituzioni insomma attendono. Aspettano che chi può se la cavi da solo. Gli altri – si spera – riceveranno qualcosa. Lo solidarietà non è mancata per nulla da parte dei cittadini: c’è chi è venuto da altre province e Regioni apposta per aiutare, chi ha dedicate ferie e giorni liberi per dare una mano.

Terremoto, selezione socio-economica feroce: il sisma ha solo accelerato le politiche darwiniste di Berlusconi e Monti

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Ma le aziende che possono andarsene se ne vanno all’estero o in altre città. Nelle famiglie i disoccupati non sono più solo uno, ma due, entrambi i genitori.

I paesi si svuotano piano piano. Le case restano vuote, inagibili. Gli enti locali, dopo tanti tagli ai finanziamenti statali, hanno finito i soldi. La Protezione civile non può aiutare tutti. Chi abita nelle frazioni comunali non riceve aiuto, se non intervengono volontari e vigili del fuoco. Tante famiglie restano nelle tende davanti a casa o nei campi autogestiti. Hanno bisogno di lenzuola, coperte. Chi può trova un appartamento in affitto.

Ma chi non può? Se ne va lo stato sociale. Lo imponeva prima il liberismo sfrenato di Berlusconi, poi l’Europa dei superpoteri tutelati da Monti, innanzitutto col suo fiscal compact. Mario Monti ha affermato più volte in pubblico che la crisi è l’occasione per introdurre riforme. E’ questa è la principale: lo Stato ti abbandona appena si accorge che non val la pena aiutarti.

E i massmedia, felicemente allineati a Monti, convalidano le selezione socio-economica più feroce che si sia mai vista da anni.

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