Terremoto,nuovo episodio di razzismo leghista:"ma cosa vogliono gli aquilani, imparassero ...

Nonostante i morti ed i disastri, pur di rastrellare voti, gli esponenti leghisti continuano con la teorizzazione pecoreccia di una presunta superiorità padana rispetto a quella "assistenziale e statalista" che parte dall'Aquila ed arriva fino alla Sicilia. Senza pudore alcuno davanti alla sofferenza provocata dalla morte.

Sciacalli ed avvoltoi che, in barba al buon gusto ed alla decenza stilano classifiche etniche sul grado di laboriosità dei meridionali, dimenticando che nel terremoto emiliano molti operai morti sul lavoro erano proprio meridionali. Terroni che hanno perso la vita proprio perchè impegati a prestare la loro opera e la loro fatica.

E così mentre una voce femminile si scaglia contro gli aquilani solo perchè "rivogliono la loro chiesa ed aspettano gli aiuti dallo stato",  una voce maschile ricorda che gli abruzzesi sono montanari non come campani, calabresi e siciliani, insomma gente che lavora...La solita giustificazione peggiore della premessa che l'ha preceduta.

Non sazi delle becere figure che hanno mietuto con una classe dirigente che voglia di lavorare ne aveva ben poca, speculano sulle sventure altrui continuando ad instillare odio e ad imporre un'idea di superiorità etnica smentita dai fatti e dalla cronaca. Oltre che dall'intelligenza e dal buon senso.

Vergogna! E ci uniamo tutti alla voce della telefonata finale del video che invita i presenti ad aiutare con le proprie mani la ricostruzione, anzichè esibirsi in inutili esercizi di stile razzista.