Cos’è
Caratteristiche
Tipi di terriccio
La principale distinzione del terriccio per piante è tra terriccio naturale e terriccio per coltivazione Con quest’ultimo termine non si intende, però, un terriccio sintetico, ma solo un terreno realizzato aggiungendo sostanze specifiche, di provenienza vegetale, organica e minerale, studiate apposta per coltivare determinati tipi di piante. Il terriccio naturale è quello dove crescono le specie spontanee e tutte le altre specie vegetali esistenti in natura. Può essere argilloso, sabbioso, arido, secco o morbido, leggero e drenante. Molti terricci naturali, dove si sviluppano specie arbustive, possono anche essere usati come terreni per coltivazione. Si tratta dei cosiddetti terricci composti dalla terra “normale” a cui è possibile aggiungere una metà di stallatico o letame. Il terriccio da coltivazione per eccellenza, applicabile a molte specie di piante si compone di una parte argillosa, una parte vegetale ( scarti)e una parte inerte ( sabbia) con effetto drenante. I terricci prodotti industrialmente si chiamano, invece, universali. Vengono venduti in sacchi da dieci a ottanta litri e possono contenere torba, compost di rifiuti organici e humus. Nella pratica del giardinaggio esistono anche tantissimi terricci fai da te adatti alla coltivazione di piante in vaso, arbusti e specie erbacee da giardino e da balcone.
Preparazione
La preparazione del terriccio varia in base al tipo di pianta da coltivare e alla fase di crescita della stessa. Esiste, infatti, il terriccio per semina, per trapianto, ecc. Per la semina di nuove piantine nel terreno del giardino, si procede rivoltando il suolo con la zappa e liberandolo dai residui di piante precedentemente coltivate. Si scava la prima buca ( solco di almeno 25 centimetri e massimo 30) e si aggiunge stallatico maturo nell’ordine di due chili e mezzo ogni metro quadro. Il solco si copre con le zolle impregnate di stallatico della prima buca e si procede nello stesso modo per quelli successivi, coprendoli con le zolle dei precedenti. Dopo aver frantumato e livellato le zolle più grandi, si potrà procedere alla semina. Per seminare le piante in vaso, invece, esistono diverse combinazioni di terriccio, da dosare proprio in base alla specie oggetto della semina. Molti mix di terriccio fai da te, forse per errori di dosaggio, non portano a una sana crescita delle piantine, o, meglio, queste crescono, ma poi il loro sviluppo si blocca, segno che si è commesso un errore di dosaggio. In linea generale, gli esperti di giardinaggio suggeriscono di usare un mix composto da argilla, sabbia, humus e fertilizzante, a cui non dovrà mancare il corretto apporto di azoto, fosforo e potassio. A volte può essere necessario aggiungere anche la torba che, però, non è ben accetta da tutte le piante. Argilla e torba, ad esempio, non sono adatte per la coltivazione del peperoncino, perché induriscono troppo il terriccio causando il soffocamento delle radici di questa pianta.