Terry Richardson: sporco, perverso e “fottutamente” genio. FOTO GALLERY

Da Urdesign

Ha uno stile provocatorio, trasgressivo e alcune sue foto sono da sempre oggetto di controversie, c’è chi afferma siano arte e chi pornografia.Ma in un mondo in cui il sacro viene mischiato con il profano il genio di Terry Richardosn impressiona, come un’artista farebbe sulla tela, le immagini più significative del nostro secolo su pellicola.

Nasce a New York nel pieno dei mitici anni sessanta. In un certo senso il suo destino di fotografo era già segnato alla nascita. La madre Annie Lomax fece per anni la stylist di moda; il padre, il famoso Bob Richardson, insieme a Helmut Newton e Richard Avedon, ha rivoluzionato la foto di moda negli anni settanta.

Una piccola macchina fotografica gliela mise in mano ancora adolescente proprio la madre. Fotografava il suo quotidiano nella maniera più spavalda e disinibita che si possa pensare, gli amici rockettari di Ojai in California dove allora viveva e coi quali aveva fondato una banda di cui ancor oggi porta la sigla tatuata sul petto “SSA” (Signal Street Alcoholics). Fotografava se stesso e gli altri con una manualità naturale, estemporanea e sfacciata. C’erano già allora i germi del suo stile; sfrontato, aggressivo, disinibito.

Talvolta al limite del pulp, intriso senza metafore di esplicito erotismo, ma condito da una buona dose di autoironia che ne mitiga i contorni. Uno stile che può talvolta essere estremamente inquietante per la sua crudezza, ma che buca le pagine patinate delle riviste di moda, i cartelloni pubblicitari, intriga e attrae quanti hanno a che fare con Richardson.

Qualcuno lo ha giudicato un moderno Newton; lui stesso si autodefinisce rocktografo, miscelando in un gioco di parole la sua passione per le foto e per il rock. La sua tecnica è l’assenza di tecnica: l’obiettivo sono i suoi occhi, il suo carisma, la sua capacità di tirar fuori da chiunque e da se stesso attimi di verità, qualunque essa sia. Non usa artifici e sovrastrutture: ci sono lui, due instant-camera impugnate contemporaneamente e una voglia irrefrenabile di godersi la vita e di fissarne le emozioni sulla pellicola.

Per Tom Ford è il miglior fotografo con cui lavorare. Ha firmato le copertine delle migliori riviste del mondo: GQ, Interview, Vice, The New York Times Magazine, Rolling Stone, Vogue USA. Ha firmato il Calendario Pirelli 2010, dopo fotografi del calibro di Bruce Weber, Herb Ritts, Peter Lindbergh, Richard Avedon. Ha immortalato top model e grandi star: Leonardo Di Caprio, Sharon Stone, Lenny Kravitz, Kate Moss. Persino Barack Obama lo adora, Terry ne ha seguito, fotografato, appoggiato tutta la campagna presidenziale e la foto che li ritrae insieme è il passaggio obbligato dalla sua homepage.



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