Terzo anniversario per l’iPad: Il più criticato nel passato, il più lodato nel presente.

La storia ci insegna che i grandi geni possono avere brillanti rivelazioni, intuizioni sensazionali, ma non è detto che la gente la mentalità comune accettino il tutto di buon grado. Sfogliando gli anni a ritroso, è facile rinvenire casi in cui una singola invenzione aveva addirittura suscitato aspre critiche e severi rimproveri, accompagnati da risate, incredulità e scherno. Ma poi le cose cambiano. Le carte in tavola si rimescolano, e il creatore riesce a far emergere la sua creatura portandola talmente in alto e presentandola talmente bene, che arriva il momento del riscatto, e quelle facce piene di diffidenza si trasformano in espressione di stupore. Quello che fino a ieri veniva vista come la cosa più brutta e inutile del mondo, improvvisamente diventa la cosa più bella e meravigliosa mai vista nell’universo. Un caso per tutti, l’iPad.

Quando Steve Jobs aveva messo a punto il tablet della Apple e Bill Gates lo aveva anticipato con un suo modello targato Microsoft, il mondo vide per la prima volta l’iPad e lo guardò con poca fiducia. Ma oggi, a distanza di ben tre anni, nel giorno del suo terzo anniversario- presentato il 28 gennaio 2010, venduto in America  a partire dal 3 aprile dello stesso anno- l’iPad ha superato la prova, si è evoluto con gli anni, e non poteva sperare in un successo più ampio. Per celebrare l’evento quindi, cosa c’è di meglio che riguardare indietro a quel passato in cui il tablet della Apple veniva preso di mira? Una carrellata di frasi e commenti scritti da gente ignara, non consapevole del fatto che ancora una volta Steve Jobs aveva fatto la sua scommessa. E ancora una volta, l’aveva già vinta in partenza.

• The Huffington Post

Ok, forse potrò sembrare il ragazzo che gridava “al lupo, al lupo”- ma il nuovo tablet XOOM della Motorola è pronto per diventare IL migliore tablet, non l’iPad, quando sarà pronto per le spedizioni più tardi quest’anno.

• Fox News

La compagnia che un tempo era nota per la sua abilità nel rivoluzionare i mercati potrebbe non avere più ciò che occorre, lamentano i giornalisti di tecnologia. Chiamatelo iPad , ma il messaggio sembra evidente: Apple potrebbe aver smarrito il suo tocco magico.

• NewsWeek

Alla fine, speravamo ce un tablet della Apple facesse qualcosa di nuovo, qualcosa che non avevamo mai visto prima. Ma non è questo il caso. Jobs e la sua squadra hanno continuato a utilizzare parole come “strabiliante” e “magico”, ma l’iPad non è nessuno dei due, almeno per il momento.

• InfoWorld

Il tablet non è paragonabile al computer. Sono inferiori in termini di potenza, versatili in maniera limitata, e imbarazzanti da utilizzare in qualsiasi posizione, se non quando si è seduti, con una scrivania come sostegno. Microsoft e il suo team di partner esperti nel ramo hardware hanno tentato per anni di creare un tablet con un’esperienza simile a quella del pc, fallendo continuamente. E nonostante ciò, quest’anno, voci persistenti di un tablet della Apple- un “iTablet”- hanno creato un gran rumore. Ma credere che la Apple possa in qualche modo avere successo laddove tutti gli altri hanno fallito, è come ignorare alcune realtà fondamentale legate a funzionamento dei tablet stessi.

Se un qualsiasi utente stesse leggendo ora queste parole risalenti a due anni fa- perchè no, magari proprio su un iPad- sicuramente non riuscirebbe a nascondere un sorriso. Lo stesso sorriso che deve essere rimasto impresso sul volto di Steve Jobs e della Apple vedendo come il prodotto più criticato del momento ha saputo modificare radicalmente un lato della tecnologia, superando i pc e rendendoli “roba vecchia”. Un lavoro di marketing, immagine e successo consolidato che non accenna a fermarsi e continua a incassare in maniera costante, vendita dopo vendita. E sicuramente quel sorriso sarà ancora più grande nel ricordare le parole che lo stesso Bill Gates disse in occasione del lancio ufficiale del primo iPad in commercio: Senza dubbio è ottimo per leggere, ma non c’è nulla sull’iPad che io veda emi spinga a dire, “oh, quanto vorrei che fosse stata la Microsoft a farla”.E tutte quelle voci contrarie, ora non sono che un debole brusio appena percettibile.