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Tesla Motors: costruire super-cars con un cuore di litio

Da Metallirari @metallirari

teslaLa Tesla Motors è una casa automobilistica americana, con sede a Palo Alto in California, nata nel 2003, con l'obiettivo di costruire veicoli elettrici ad alte prestazioni.

Senza dubbio la Tesla ha realizzato progetti alquanto ambiziosi per cambiare il mercato automobilistico mondiale, ma la strada che la attende nei prossimi anni non è per niente facile, soprattutto per quanto riguarda il problema di garantire delle batterie in grado di soddisfare le prestazioni dei propri innovativi autoveicoli.

Fino ad ora, le forniture alla casa automobilistica californiana sono state assicurate dalla Panasonic Corp, che ha fornito circa 200 milioni di celle agli ioni di litio negli ultimi due anni. Ma sembra che questi ritmi di approvvigionamenti non siano sufficienti per soddisfare le future esigenze di Tesla. Alla fine di ottobre, Tesla e Panasonic hanno siglato un accordo in base al quale la società giapponese di elettronica fornirà la casa automobilistica con 1,8 miliardi di celle agli ioni di litio nel corso dei prossimi quattro anni.

Il modello di punta, la Tesla Model 7,  ha assorbito fino ad ora circa 7.000 celle agli ioni di litio e con i prossimi modelli, la Model 7 e la Model X, la richiesta complessiva di celle raddoppierà nei prossimi anni.

Per questi motivi la Tesla Motors sta pensando di costruire la più grande fabbrica di batterie agli ioni di litio del mondo. Sarà una struttura gigantesca, con una capacità pari a quella di tutta la produzione mondiale di batterie agli ioni di litio. Probabilmente il nuovo stabilimento sorgerà in Nord America.

Intanto, dal mercato non arrivano buone notizie. Il terzo incidente in sole cinque settimane, ha coinvolto un veicolo Tesla che ha preso fuoco e che ha innescato una serie di polemiche sul fatto che le autorità statunitensi dovrebbero esaminare una regolamentazione più severa sulla sicurezza dei veicoli elettrici. Tutti gli episodi si sono verificati dopo che le autovetture si erano schiantate contro qualche ostacolo.

Anche altri modelli di veicoli elettrici, come la GM Chevrolet Volt e la Karma Fisker Automotive Inc, hanno preso fuoco in seguito ad incidenti. Secondo alcuni osservatori, l'opinione pubblica è abituata al fatto che la benzina sia infiammabile e che le automobili alimentate tradizionalmente possano incendiarsi a seguito di un incidente, ma non si è resa ancora conto che anche le batterie dei veicoli elettrici, una volta perforate, si possono incendiare.


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