testamento contro V
di iannozzi giuseppe aka king lear
a quella Piccola Peste di Vany
che mi dà mille grattacapi
Donzella mia bella,
le reticenze ora
una a una abbandona
e a me che t’amo
confessa
se dell’uomo ami
la sua calvizie,
o se tuo sol desio
è di strappargli
gl’ultimi peli
che in testa
han resistito
con pazienza
e insperata forza
alle intemperie
dell’amor tuo
Non tacere, ti prego,
non ora
che imparato ho
a pregare
M’è gran grattacapo
di forfora e pensieri,
questo io qui ti giuro;
di questo passo
finirò presto pazzo
a far mala compagnia
a quel D’Annunzio
da lunga pezza
bell’e mummificato
al Vittoriale