Magazine Cinema

TETSUO The Bullet Man, (leggi solo se hai voglia di sorbirti uno sproloquio di uno che ha proprio i coglioni girati)

Creato il 24 marzo 2011 da Lorant88

TETSUO The Bullet Man, (leggi solo se hai voglia di sorbirti uno sproloquio di uno che ha proprio i coglioni girati)

Cazzo! questo non me lo dovevi fare!

A più di vent'anni dal primo Tetsuo: The Iron Man, considerato da tutti gli appassionati del genere un vero e proprio cult del cinema visionario, Shinya Tsukamoto propone il suo secondo auto-remake di Tetsuo. (già qui incomincia a puzzare un pò, però dai dico tra me e me, ha fatto The Body Hammer, c'era da aspettarselo un terzo film per concludere al meglio la saga).
TETSUO The Bullet Man, (leggi solo se hai voglia di sorbirti uno sproloquio di uno che ha proprio i coglioni girati)
Sedici anni di attesa per giungere a questo terzo atto che il cineasta giapponese ha voluto portare a termine nonostante le numerose interferenze hollywoodiane  che in questi anni hanno cercato di convincerlo a realizzarne una versione soft made in Usa. Parliamoci chiaro, Tetsuo: The Bullet Man è il risultato di quello che Hollywood (pare ci sia di mezzo anche Tarantino) ha tentato di convincerlo a fare per anni, realizzando un film fruibile dal grande pubblico, da festival, moraleggiante e troppo didascalico per essere farina proveniente solo dal suo sacco, e si vede, eccome se si vede.
Truffaut scriveva che invecchiando un autore non rimbambisce, si purifica. Purtroppo l'ultima prova registica di Tsukamoto sembra dare torto al critico francese.

TETSUO The Bullet Man, (leggi solo se hai voglia di sorbirti uno sproloquio di uno che ha proprio i coglioni girati)

qui riconosco il vero genio del "Cronemberg Orientale" cazzo!


 Tetsuo: The Bullet Man è infatti un film sciatto, in ogni inquadratura, si respira la stanchezza del suo realizzatore, nonostante la macchina da presa in continuo movimento e un montaggio più veloce dell'occhio umano. Unico plauso per la colonna sonora sempre d'impatto, una bomba!
Tornando a noi, sarà la backstory chiamata a giustificare la natura biomeccanica del protagonista, i dialoghi, la recitazione e gli attori che non funzionavano (specialmente il protagonista), il digitale voluto al posto di una pizza di pellicola in bianco e nero, magari anche rovinata, ma quando un film di 80 minuti con quasi 5000 tagli di montaggio sembra troppo lungo, allora qualcosa non funziona.
Mai vendersi per una fetta di pubblico più ampia, MAI!
Tanto per rinfrescare la memoria e rendere l'idea: 
The Iron Man finiva con un “Let's destroy the world”The Bullet Man finisce con un “vabbè il peggio è passato."


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :