Non è un caso che per illustrare la copertina del volume edito da Mondadori non sia stato chiamato alcun disegnatore storico della collana (affidandosi, piuttosto, a una composizione grafica), che non appaia il volto o il logo del personaggio (ci sono però sulla costa e sulla quarta di copertina) e, cosa ancora più grave, non ci sia nemmeno il nome dello scrittore. Qualcuno di voi dirà che tale scelta è stata fatta per alimentare il gioco narrativo del romanzo in cui è Tex Willer stesso a raccontare la sua vita a un giornalista, ma tale espediente è stato utilizzato anche, per esempio, da Thomas Berger nel suo romanzo capolavoro Il Piccolo Grande Uomo, ma a nessuno è venuto in mente di far firmare il romanzo a nome di Jack Crabb, il protagonista della storia. Mettiamo però da parte queste considerazioni e prendiamo in esame il lavoro di Mauro Boselli in quanto tale.
Il romanzo è breve, snello e coinciso. Proprio come ci si aspetterebbe se fosse davvero Tex a raccontare le molte avventure della sua vita. Una lettura davvero piacevole, veloce, che non ha mai un attimo di pausa e che riprende bene lo spirito delle dime novel dell’epoca, pur con un taglio maggiormente realistico e credibile.
Ma non sono solo i romanzetti western del tardo ottocento a ispirare Boselli.
Lo scrittore milanese, infatti, si muove su un doppio percorso. Da una parte l’intenzione, evidente, di riprendere la freschezza e la vitalità di quello scrittore prestato ai fumetti (e mai restituito) che era Gian Luigi Bonelli. Dall’altra parte, l’evidente intenzione di dare una coerenza complessiva alle vicende di Tex Willer, inquadrandole in un contesto storico abbastanza preciso, eliminando le contraddizioni e gli svarioni che storia dopo storia, in oltre sessant’anni di pubblicazioni, si sono inevitabilmente accumulati.
Perché il western di Tex, al pari della Darkwood di Zagor (anche se in maniera meno esasperata) è più uno stato della mente che luogo storico e geografico. Il rischio è che, nella sua nobile missione di rendere Tex concreto e realistico, Boselli pecchi di un eccesso di storicizzazione, finendo per limitare le potenzialità narrative di Aquila della Notte, trasformando un personaggio più grande della vita (in grado di vedersela tanto con indiani, rapinatori, guerriglieri, quanto con stregoni, mostri e persino dinosauri!), in un semplice e credibile raddrizza torti del vecchio west.
Se fossimo negli USA, i lettori adesso si starebbero scannando su internet per stabilire se la continuity [1] di Tex sia quella raccontata nel fumetto o la nuova versione, rivista e corretta da Boselli nel romanzo ma Sergio Bonelli ha già garantito che gli eventi del libro non andranno a influire sul “canone” texiano (niente retcon [2] per Tex!).
In conclusione, “Tex Willer -il romanzo della mia vita” è una lettura davvero brillante e la dimostrazione di come, volendo, certe cose si possono fare anche in Italia (incontrando anche un certo successo visto che la prima edizione del romanzo è andata esaurita e sta venendo ristampato).
Insomma, consigliatissimo se siete lettori di Tex o amanti della narrativa western.
Abbiamo parlato di:
Tex Willer. Il romanzo della mia vita
Mauro Boselli, illustrazioni di Fabio Civitelli
Mondadori Collana Arcobaleno – 2011
224 pagine, cartonato con sovraccoperta, illustrazioni in bianco e nero – 17,00 €
ISBN: 978880460856
Riferimenti:
La pagina del libro nel sito Mondadori
Il sito della Sergio Bonelli Editore: www.sergiobonellieditore.it
Note: