Dopo aver seguito passo passo il virale de L’ultimo esorcismo ritrovarmelo al Torino Film Festival (e quindi poterlo vedere in lingua originale e con Daniel Stamm in sala) è la degna chiusura di questo percorso.
Una troupe sta girando un documentario sul reverendo Cotton Marcus, famoso ed istrionico predicatore e riconosciuto esorcista.
Il problema è che Cotton non crede al demonio e i suoi esorcismi sono degli spettacoli pieni di trucchetti che però servono a convincere gli “indemoniati” di essersi liberati e visto che di solito si tratta solo di problemi psicologici, la cosa funziona.
Cotton guida la troupe che lo segue sul “set” di uno dei suoi esorcismi e tutto sembra andare per il meglio.
La giovane Nell però non ha completamente risolto i suoi problemi e questa volta forse c’è qualcosa di più di un problema psicologico.
L’ultimo esorcismo è abbastanza Wow… ma sottolineate quell’abbastanza.
Di nuovo nel film non c’è praticamente niente.
Già visto il finto documentario (anzi ormai siamo al limite della sopportazione), già vista la ragazzina indemoniata, già vista l’esasperazione religiosa, soprattutto già viste le tecniche utilizzate da Stamm per spaventarci.
Quindi?
Quindi tutto questo insieme funziona perfettamente pur non avendo nulla di nuovo.
Il film è pieno di tensione e si salta sulla sedia anche se i trucchetti sono sempre e solo rumori, porte che sbattono, ragazze che urlano e voci misteriose.
Gli effetti speciali sono limitati, l’effetto paura arriva dal modo in cui si arriva ai momenti clou.
Patrick Fabian fa il suo, ma soprattutto la giovane Ashley Bell regge molto bene il suo ruolo, sia da ragazzina spaventata che da piccola indemoniata.
Il film esce oggi in Italia e se vi piace il genere andatelo a vedere.
L’invito è d’obbligo visto che lo stesso Stamm ci ha detto prima della proiezione, parafrasando il suo produttore Eli Roth: se il film vi piace parlatene in giro, se non vi piace, please shut fuck up!