Tg5 e Tg2, qualità per recuperare ascolti (Il Sole 24 Ore)

Creato il 28 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Tempi duri per i Tg della sera. Quello che è ancora il più tradizionale dei momenti di informazione degli italiani - attraverso la dea Tv che, a dispetto di Internet e social, resta sempre la più amata (non varrebbe altrimenti oltre la metà del mercato degli investimenti pubblicitari) - inizia a mostrare più di una crepa.
L'analisi dei dati Auditel, con elaborazione dello studio Frasi, dà la misura di un feeling in difficoltà. Solo il Tg2 può permettersi di sorridere con uno share - considerando il periodo 1 ottobre-26 gennaio - cresciuto dal 7,57 al 7,87 per cento. Anche l'audience media è cresciuta di 2.544 unità: da 2,061 a 2,064 milioni. Piccoli numeri, ma che si confrontano con una sfilza di segni meno da cui non si sottrae neanche l'ammiraglia Tg1: l'audience media è andata giù da 5,61 a 5,52 milioni, anche se con share che sale dal 22,32% al 22,48 per cento. In seconda posizione per ascolti c'è il Tg5 con 4,8 milioni di spettatori di media e il 19,45% di share.
Per tutti però questo inizio di anno non ha invertito la tendenza, con una somma dell'audience media di tutti i telegiornali della sera del periodo 2013-14 che, stando alle alle elaborazioni dello studio Frasi, risulta del 5,57% inferiore rispetto allo stesso valore calcolato per il 2012-13. Ci si interroga così sulle risposte che questi format sono in grado di dare alla crescita impetuosa del web ma anche al moltiplicarsi dell'offerta legata al digitale terrestre. Una prima risposta, almeno a vedere l'esperienza di Tg5 e Tg2 sta nella qualità e nell'approfondimento. Punti sui quali la rete può essere ancora combattuta con successo.
Andrea Biondiper "Il Sole 24 Ore"

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