E per questa estate 2013, il complesso museale di Greenwich propone due interessanti mostre che incuriosiscono molto: “Alien Revolution”, per una riflessione su come cambia nel tempo la percezione della vita extra terrestre, e “Visione dell’Universo”, che racconta la storia delle immagini astronomiche, dai primi disegni fatti a mano fino alle straordinarie foto che arrivano da Marte. Ci sarà perciò modo anche di fare un salto nel futuro!Per sentirsi moderni avventurieri dei mari, a Greenwich si può visitare la nave Cutty Sark, cantato pure dai Dire Straits più di 30 anni fa: “Little gypsy moth she’s all tied down She quiver in the wind and the light”. “La piccola falena girovaga che vibra al vento ed alla luce” è l’orgoglio della marina britannica, un clipper inglese varato nel 1869, voluto dal suo armatore per vincere la gara annuale del tè, che, sulla rotta fra Cina e Gran Bretagna, assegnava il titolo al vascello più veloce. Tale gara il Cutty Sark purtroppo non la vinse mai, perchè il suo timone si ruppe in navigazione, ma veleggio ancora a lungo e la “sua” gara alla fine la vinse qualche anno più tardi quando, sulla rotta fra l’Australia e la Gran Bretagna per il trasporto della lana, stabilì il nuovo record di navigazione di ben 67 giorni battendo persino i nuovi ritrovati della tecnica di allora, le navi a vapore! Durante un restauro in corso nel 2007, purtroppo un incendio ha devastato i tre ponti della nave e ci son voluti 5 anni per ristrutturarla. Per fortuna i tre alberi maestri originali erano stati da poco rimossi, salvandosi così dal rogo. Dal 26 aprile del 2012 il clipper è nuovamente visitabile ma invece di galleggiare sul Tamigi, il veliero è stato sollevato di 3 metri in modo tale che i visitatori possano camminare sotto lo scafo mentre una struttura in cristallo circonda il veliero: sembra così galleggiare su un mare di vetro. Sotto al Cutty Sark si trova poi una mostra interattiva che consente di conoscere la lunga storia di questo veliero. In questo modo il Cutty Sark continua a vivere, facendosi ammirare.
E per questa estate 2013, il complesso museale di Greenwich propone due interessanti mostre che incuriosiscono molto: “Alien Revolution”, per una riflessione su come cambia nel tempo la percezione della vita extra terrestre, e “Visione dell’Universo”, che racconta la storia delle immagini astronomiche, dai primi disegni fatti a mano fino alle straordinarie foto che arrivano da Marte. Ci sarà perciò modo anche di fare un salto nel futuro!Per sentirsi moderni avventurieri dei mari, a Greenwich si può visitare la nave Cutty Sark, cantato pure dai Dire Straits più di 30 anni fa: “Little gypsy moth she’s all tied down She quiver in the wind and the light”. “La piccola falena girovaga che vibra al vento ed alla luce” è l’orgoglio della marina britannica, un clipper inglese varato nel 1869, voluto dal suo armatore per vincere la gara annuale del tè, che, sulla rotta fra Cina e Gran Bretagna, assegnava il titolo al vascello più veloce. Tale gara il Cutty Sark purtroppo non la vinse mai, perchè il suo timone si ruppe in navigazione, ma veleggio ancora a lungo e la “sua” gara alla fine la vinse qualche anno più tardi quando, sulla rotta fra l’Australia e la Gran Bretagna per il trasporto della lana, stabilì il nuovo record di navigazione di ben 67 giorni battendo persino i nuovi ritrovati della tecnica di allora, le navi a vapore! Durante un restauro in corso nel 2007, purtroppo un incendio ha devastato i tre ponti della nave e ci son voluti 5 anni per ristrutturarla. Per fortuna i tre alberi maestri originali erano stati da poco rimossi, salvandosi così dal rogo. Dal 26 aprile del 2012 il clipper è nuovamente visitabile ma invece di galleggiare sul Tamigi, il veliero è stato sollevato di 3 metri in modo tale che i visitatori possano camminare sotto lo scafo mentre una struttura in cristallo circonda il veliero: sembra così galleggiare su un mare di vetro. Sotto al Cutty Sark si trova poi una mostra interattiva che consente di conoscere la lunga storia di questo veliero. In questo modo il Cutty Sark continua a vivere, facendosi ammirare.
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