Fino a pochi giorni fa l’unico modo per visitare la Birmania era volando su uno degli aeroporti internazionali presenti sul territorio, primo tra tutti quello di Yangoon, ma da questa settimana il divieto imposto da parte del precedente governo militare sul passaggio via terra per i turisti è annullato. Questa tratta è stata a lungo desiderata dai viaggiatori che volevano includere la Birmania nel proprio itinerario del Sud Est Asiatico e si dimostra per questo un’importante svolta e segno di apertura da parte del nuovo governo.
Sono soltanto quattro i punti da dove è possibile entrare ed uscire: Tachileik-Mae Sai, Myawaddy-Mae Sot, dal recentemente inaugurato Htee Khee-Sunaron e da Kawthaung-Ranong.
Fino a questo momento l’accesso in Birmania via terra era concesso per un giorno soltanto. I più entravano dalla Thailandia, da Mae Sot, per effettuare il famoso Visa Run, ossia uscendo e rientrando nel paese per ottenere 15 ulteriori giorni di visto, ma non era permesso fermarsi per più di poche ore. Con questa nuova legge invece è possibile entrare da qualsiasi dei quattro punti ed uscire volando dai principali aeroporti, oppure tornando indietro attraverso lo stesso confine. L’accordo per il passaggio via terra è infatti valido solo e soltanto con la Thailandia, non è ancora possibile uscire, ad esempio, sull’India o gli altri paesi circostanti.
La decisione è stata presa congiuntamente dai governi Birmano e Thailandese, e i Ministeri del Turismo vedono positivamente questa mossa, anche in vista dell’introduzione di nuove attività commerciali che qui saranno istituite. In passato diversi erano i gruppi ribelli presenti lungo il confine ma il nuovo presidente Thein Sein ha raggiunto degli accordi con essi e attivato un processo di pacificazione. Oggi anche le regioni di confine come lo stato di Shan sono dichiarate sicure e il rilassamento nei confronti delle restrizioni per i viaggiatori sono certamente un segnale del lento progresso che la Birmania sta effettuando.
Si spera che i gruppi etnici dei Karen, Karenni, Mon e Shan, basati proprio lungo il confine possano da ora in poi trarre beneficio da questa situazione, dopo anni di isolamento e rivolte interne che li hanno costretti ad una estrema povertà. I turisti in arrivo, a cui una volta era vietato mettere il naso in questa parte del paese, saranno oggi liberi di attraversare gli stati orientali per raggiungere le città di Yangoon e Mandalay.
È importante ricordare che per entrare in Birmania è necessario un visto turistico da ottenere in anticipo. Questo è richiedibile a qualsiasi ambasciata birmana nel mondo, ma il metodo più rapido e semplice è applicare a quella di Bangkok, dove la procedura è stata velocizzata ed è possibile ottenere il permesso il giorno stesso.
Fonte: Opening of Overland Border Gates Could Boost Burma Tourism, Investment – Irrawaddy Magazine