Anzi, spesso è facile trovare persone che mettono davvero anima e corpo nella creazione di qualcosa che supera, come qualità, prodotti ben più pubblicizzati e dai nomi griffati.
È questo il caso di The Agents, gioco di carte atipico con una componente strategica davvero senza fondo.
Progetto nato nell’estate appena passata, ha visto, a fronte dei seimila dollari richiesti come budget, un successo clamoroso e in parte inaspettato, raccogliendo la ragguardevole somma di poco meno di 300000 dollari.
Niente male, eh…
Le carte sono uno spettacolo, sia per gli occhi che per le mani, prodotte con una plastica ruvida, sottile, che permette di mescolarle e utilizzarle senza paura che si possano rovinare e, cosa non da poco, senza obbligare all’acquisto di bustine protettive aggiunte.
Ma parliamo del gioco vero e proprio, che comprende alcune innovazioni, per quanto riguarda la categoria di giochi in cui si inserisce.
Ogni giocatore ha di fronte a se una carta da cui partire (la Base Segreta), alla quale verranno aggiunti di turno in turno gli agenti, ognuno dei quali con abilità e caratteristiche proprie. Ma qui sta la prima vera novità: ogni giocatore non potrà interagire solo con la fazione che ha davanti a se, ma anche con quelle al suo fianco (destra e sinistra) aumentando esponenzialmente la strategia e la complessità.
Ogni agente è strutturato con due mezze frecce, bianche o nere, poste in cima alla carta e un testo che ne descrive l’abilità nel classico spazio in fondo. Questa costruzione è alla base del gioco, visto che le frecce, se completate grazie ad altri agenti che si aggiungono a fianco di quelli già presenti, regalano punti in base verso chi sono dirette, mentre l’abilità, allo stesso tempo, potrà effettuarla chi la vede rivolta verso di se. Senza dimenticare che la posizione delle carte non è fissa, ma grazie ad abilità e altro, potranno essere ruotate, spostate o anche riprese in mano, modificando di fatto la struttura stessa della fazione ad ogni turno.
Quindi, ogni volta che ci troveremo a dover giocare un agente, dovremmo scegliere fra guadagnare punti o utilizzare l’abilità, ricordando che se non lo faremo noi saranno gli altri giocatori a poterlo fare.
Lo scopo ultimo è guadagnare 40 punti, cosa meno semplice del previsto visto che gli stessi punti saranno utilizzato per acquisire nuovi agenti e nuove missioni. Questo è un ulteriore approfondimento alla strategia, un fattore che dovremmo tenere a mente quando si tratterà di scegliere la nostra azione.
Insomma, un gioco dalle meccaniche innovative e stimolanti che, posso confermare, permette partite sempre diverse e varie, riuscendo a coinvolgere e obbligando a far lavorare la mente come pochi altri.
Il gioco base vede una discreta varietà di agenti e missioni, ma il meglio lo si ottiene una volta implementate una o più delle espansioni che si sono rese disponibili durante la campagna di finanziamento. Con l’aggiunta di queste carte la profondità diventa impressionante e le cose da poter fare ad ogni turno si moltiplicano e complicano la vita non poco.
Un gioco che merita ogni centesimo guadagnato, che trasuda la passione spesa per crearlo e che non delude le aspettative, nemmeno sotto il punto di vista del packaging e della manifattura.
Da sola, la scatola che contiene il gioco base più le espansioni (la Black Box), è una gioia per gli occhi.
Non soi quando sarà disponibile negli store, ma se accettate un consiglio segnatevi il nome e controllate di tanto in tanto. Ne varrà sicuramente la pena e farete un acquisto che non vi deluderà.