The Americans, le spie russe alle prese con una nuova missione

Creato il 02 febbraio 2015 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il giudizio di Marco Goi

Summary:

The Americans è ritornato in carreggiata con una terza stagione che promette scintille. La serie che racconta di una coppia di spie russe sul suolo americano interpretate da Keri Russell e Matthew Rhys si era segnalata ai tempi dell’esordio come una delle novità più piacevoli in circolazione. Fin dall’inizio, The Americans è riuscito a distanziarsi dalle altre serie spionistiche in circolazione, tanto da Homeland quanto ancor di più dall’action 24, evitando le tematiche terroristiche attuali e andando indietro nel tempo fino agli anni Ottanta. La Guerra Fredda combattuta a distanza da americani e russi può sembrare un argomento lontano, però con questa terza stagione ci avviciniamo a fatti che vanno a toccare argomenti non troppo distanti dai problemi del terrorismo di oggi. Viene infatti affrontato lo spinoso argomento della partnership tra Stati Uniti e Afghanistan per combattere lo spauracchio russo. Un rapporto che poi negli ultimi anni come abbiamo visto si è ampiamente ritorto contro gli americani. Il tema più intrigante e potenzialmente devastante di questa nuova stagione è però un altro.

Il punto di forza di The Americans, ancor più degli intrecci spionistici, che soprattutto nel corso della spenta seconda stagione si sono rivelati ben poco coinvolgenti, sono i rapporti personali tra i protagonisti. L’aspetto più avvincente della serie sta nel ritratto di questa famiglia del tutto particolare formata dalla coppia di russi cresciuti a pane, vodka e KGB che si ritrova ad avere a che fare con le “tentazioni” dello stile di vita borghese e capitalista in cui i loro due figli sono venuti su. La vera guerra che si combatte pare essere tra loro e l’American Dream. Se lei, Elizabeth Jennings (Keri Russell), pare restare saldamente ancorata ai valori sovietici, lui Phillip (Matthew Rhys) pare parecchio più combattuto.

Questo conflitto tra i due protagonisti di The Americans è destinato ad esplodere definitivamente a causa della figlia quattordicenne Paige (Holly Taylor). A vederla così sembra la fanciulla più buona e dolce del mondo, e lo è per davvero. Il suo maggiore atto di ribellione adolescenziale è stato quello di iscriversi a un gruppo in chiesa di ferventi cristiani, fate voi. Nonostante questo, il KGB vuole che i genitori la reclutino per diventare una spia di nuova generazione. Sarà davvero interessante vedere come questo aspetto verrà sviluppato e il primo episodio stagionale ha mostrato che i due genitori hanno le idee un pochino differenti su come gestire la situazione. Per Elizabeth e Phillip questa si prospetta quindi la missione più importante e rischiosa della loro vita.

Dopo i ritmi sonnacchiosi della seconda stagione, The Americans è partita con una season premiere che è tornata a focalizzarsi per bene sui vari personaggi e sulle loro psicologie, ma dando anche un maggiore spazio all’azione e alla tensione. Il cerchio comincia davvero a stringersi intorno ai due protagonisti e il loro amico e vicino di casa, l’agente dell’FBI Stan Beeman (Noah Emmerich), sta forse finalmente cominciando a sospettare qualcosa e ciò potrebbe far nascere un altro degli scontri chiavi di questa stagione. In più, la season premiere ha offerto anche un nuovo ingresso nel cast, l’anziano mentore delle due spie russe Gabriel, nei cui panni troviamo l’inquietante Frank Langella, attore noto per The Box e Frost/Nixon, ma anche per aver interpretato Dracula nell’omonimo film del 1979. I russi di The Americans pare dunque che abbiano in serbo delle ottime cose per una terza stagione che si preannuncia ben più avvincente della seconda. Per averne una conferma non ci resta che continuare a seguire questa Guerra Fredda che – era ora – si sta facendo emotivamente sempre più calda.

di Marco Goi per Oggialcinema.net


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :