The Big C - Hereafter

Creato il 22 maggio 2013 da In Central Perk @InCentralPerk
Quando i film si fanno ad episodi
Avevamo lasciato Cathy in una barca in mezzo al mare di Puerto Rico, in compagnia di Angel e con il peso del ritorno all'aggressione del suo melanoma. Il matrimonio con l'ormai guru-motivatore Paul era allo sfascio, il figlio Adam preferiva pregare per lei che starle vicino, e la stessa Cathy -causa scelte abbastanza discutibili come il voler adottare un bambino- aveva perso la sua strada.
La terza stagione non era il massimo, la simpatia e l'ironia naturale di Laura Linney avevano perso il loro smalto, lasciando la protagonista in preda alla rabbia e alla disperazione della sua malattia.

Fortunatamente la Showtime ha deciso nonostante i bassi ascolti di dare una degna conclusione alla serie tv che con le sue prime due stagioni era riuscita a catturare il pubblico con un mix perfetto di commozione mai melensa e di humor che permettevano di vedere nel grande Cancro qualcosa di diverso. La scelta è stata quella di non confermare un'intera stagione ma di concludere in 4 episodi dalla durata di un'ora il lungo cammino di Cathy nell'elaborazione del suo lutto.
Ecco quindi che in queste 4 ore si passa finalmente all'accettazione non solo della malattia ma anche della sua inevitabile fine, con il ritorno -non certo in splendida forma- della Cathy di cui ci si era innamorati inizialmente. La sua simpatia e la sua allegria porta così a far evolvere anche le situazioni lasciate in sospeso con marito e figlio, e dare spazio al problematico Sean e alla promettente Andrea chiudendo un cerchio che si era aperto tre anni fa. E la chiusura non poteva essere migliore, tra riflessioni serie e non sulla morte, perchè tra fiumi di lacrime inevitabili visti i tanti momenti in cui la sceneggiatura lascia ampio respiro alla commozione, più di un sorriso riesce a spuntare con la sensazione di aver visto -nonostante le pecche passate- una serie tv all'altezza del compito che si era prefissata: parlare di cancro e delle possibilità che la malattia ci offre.
Fortunati noi.

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