"We are family. We are one and we will only triumph as one!"
Dopo il buon successo di pubblico della prima stagione sul canale via cavo Showtime The Borgias torna sul network americano dall'8 aprile(ironia della sorte proprio il giorno di Pasqua), con un episodio che annuncia sviluppi assai più interessanti di quelli a cui la scrittura di Neil Jordan ci aveva abituato.
Non indugiando oltre nel presentare personaggi ormai familiari al pubblico, The Borgia Bull ci introduce subito in medias res col Cardinale Giuliano Della Rovere(Colm Feore), che dopo aver perso il sostegno del Re Carlo di Francia (Michel Muller) nella sua crociata per deporre Papa Alessandro VI sembra essere tornato a onorare il suo sacro officio, fino a quando è lo stesso vino della messa, prontamente avvelenato, a rischiare di ucciderlo: la guerra è solo all'inizio e il Cardinale Cesare Borgia(Francois Arnaud), è al suo capezzale pronto a ricordarglielo, perché è più saggio lavorare con La Famiglia che contro di essa.
Intanto a Napoli un malato Re Carlo, a cui è stata consegnata una città infestata dalla peste, si prepara a vendicarsi di colui che ritiene responsabile della sua rovina: mentre l'Intera Roma partecipa alle fastose celebrazioni organizzate dal Papa in occasione del ritrovamento di alcuni antichi manufatti, le urla del Principe Alfonso di Napoli (Augustus Prew) riecheggiano forte dalla sala delle torture, per allietare il banchetto del Re di Francia.
Privo delle eccessive lungaggini della doppia premiere dell'anno scorso, the borgia bull è un buon inizio che promette una stagione meglio gestita rispetto alla precedente, colpevole di essersi presa le sacrosante licenze storiche di ogni drama che si rispetti tralasciando eccessivamente le potenzialità narrative ereditate dalla storia: in particolare, a trovare spazio è il conflitto di Cesare Borgia, immerso in un'aspra rivalità col fratello Juan, qui approfondita con attenzione e resa splendidamente non solo dai primi abbozzati scontri fra i due ma anche dai dispetti che, complici chiodi ben appuntiti, i due fratelli recano l'un altro(durante la corsa a cavallo e le danze alla festa), destinati a sfociare in qualcosa di più di semplici scorrettezze infantili.
Felice ritorno invece è quello del sicario di Cesare Michelotto Corella interpretato da Sean Harris, la cui già nota spietatezza torna a manifestarsi al meglio nell'eliminazione a sangue freddo del ragazzino che aveva corrotto per avvelenare il vino del Cardinale Della Rovere.
Abbiamo quindi delle buone premesse per una nuova stagione intrigante e divertente: speriamo vengano mantenute.
leggi su serietv.cinefilos.it: The Borgias 2x01- recensione