Venti di Guerra minacciano nuovamente Roma in The beautiful deception, terzo episodio della seconda stagione di the Borgias.
Mentre Juan abbandona la città per sposare una nobile spagnola(non prima di essere scampato a un attentato alla sua vita organizzato a sangue freddo da Lucrezia per vendicarsi), re Carlo VIII di Francia decide di lasciare finalmente Napoli per dirigersi, forte dell’alleanza con Caterina e Giovanni Sforza (Ronan Vibert)verso la Città Eterna: il piano è di chiedere passaggio attraverso la città, per poi ferirla dall’interno appagando così il desiderio di conquista di Carlo e la vendetta degli Sforza, ancora umiliati dallo scioglimento del matrimonio di Lucrezia con Giovanni per mancata consumazione.
Accompagnata dalla sua temibile artiglieria, la marcia dei francesi è inarrestabile e per Roma non sembra esserci via di scampo, a meno che la città non riesca a armarsi in tempo di cannoni altrettanto potenti: peccato che i ricchi festeggiamenti per il ritrovamento degli antichi manufatti(celebrati in the Borgia Bull) abbiano prosciugato le casse dello stato e che sia rimasto denaro sufficiente solo per fabbricare un cannone.
Alle prese ancora una volta con l’invasione francese, minacciata e miracolosamente evitata in modo anche più plateale nella prima stagione, a fare la differenza in the beautiful deception è senza dubbio Cesare Borgia, che non più oscurato dall’ombra del fratello ha finalmente l’opportunità di dimostrare le proprie capacità di stratega, lasciandoci intravedere alcuni tratti del guerriero che diventerà il duca Valentino.
Grazie a un intreccio che tiene ben in equilibrio le differenti forze che guidano l’episodio, The beautiful deception è forse da promuovere di diritto a miglior episodio visto finora nella serie scritta e diretta da Neil Jordan.
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