In agenda. sempre la Turchia e l’Europa. Stavolta per parlare dei “prossimi passi”, nell’ambito di una conferenza annuale – The Bosphorus Conference (in uno dei palazzi ottomani in riva al Bosforo): organizzata dal British Council, dal think tank turco Tesev, dalla delegazione dell’Ue in Turchia – alla quale hanno partecipato il ministro per gli affari europei Egemen Bağış e la responsabile dei rapporti con la Turchia per il parlamento europeo Ria Oomen-Ruijten, una democristiana olandese. Bağış ha ripetuto quello che aveva raccontato ieri a noi giornalisti, esattamente gli stessi talking-points; la Oomen-Ruijten si è invece soffermata sui 5 “interessi comuni” tra Ue e Turchia – che richiedono un impegno comune – sui quali basare un’immediato futuro più costruttivo: la lotta contro il Pkk (è in ogni caso di rilevanza europea il traffico di droga con cui si finanzia), la crisi finanziaria, alcuni temi cruciali di politica estera (primavera araba, Iran, Palestina), i rifugiati e i clandestini, l’energia e l’energia. Che ne pensate di questi cinque punti?