Jason Bourne riporta alla luce il suo passato, risolve i conti in sospeso, prima di scomparire per sempre.
Titolo: The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo
Cast: Matt Damon, Julia Stiles, Scott Glenn, David Strathairn
Regia: Paul Greengrass
Protagonisti: Spie, Killer
Materia: Spionaggio
Energia: Ricerca della verità, Inseguimenti, Sparatorie
Spazio: Europa
Tempo: 2000
Bourne ossessionato da flashback del suo passato, stà cercando di risalire all’operazione Treadstonee per capire cosa gli è successo, man mano trova informazioni e recupera la memoria, fino a che un giornalista gli rivela che è stata chiusa ma upgradata alla Blackbriar.
Blackbriar è una delle costole della CIA con poteri decisionali speciali di vita e di morte, e dai vertici della CIA fà partire l’ordine di far fuori Bourne.
Jason nonostante tutta la CIA contro, riesce a risalire ai dati del progetto e alla sua storia, scoprendo che lui, il cui vero nome è David Webb, è un’arma perfetta costruita dalla CIA per scelta propria, ma usata dai capi di Blackbriar per scopi personali.
I capi di Blackbriar cercano in tutti i modi di disfarsi di Bourne ma l’arma perfetta che hanno costruito in laboratorio gli è sfuggita di mano e gli si è rivoltata contro.
Jason Bourne ultimo capitolo, sbaraglia ogni nemico e scompare nel nulla a condurre una vita pacifica dopo le centinaia di morti di cui non sa neanche i nomi.
Thrilling, sparatorie e storia svelata con qualche colpo a sorpresa, la saga finisce bene anche se un pò elaborata e contorta come tutto quello che riguarda la CIA del resto.
Comunque una più che decente conclusione per la saga cinamotografica del personaggio ispirato ai romanzi di Robert Ludlum.
Voto Finale: Accettabile
Frase del film: È qui che è cominciata Blackbriar e qui finirà.