In sala il thriller che doveva fare scandalo: poteva essere una micidiale vodka redbull invece è solo un sofisticato cocktail annacquato.
The Canyons era un thriller che, almeno sulla carta, poteva essere materia incandescente, di quelli che si fanno attendere con avida curiosità fin dal loro annuncio. La storia è un classico: il torbido triangolo amoroso. Christian (James Deen) è un giovane arrogante ed egocentrico produttore cinematografico che convive in maniera libertina con la sua nuova fiamma, Tara (Lindsay Lohan). Tutto procede per il meglio, finchè Christian non scopre la relazione di Tara con Ryan (Nolan Gerard Funk) ex di lei e protagonista del film prodotto da Christian. A questo punto gli eventi precipitano e Christian si rivela più perverso e possessivo di quello che dava a vedere. Niente di nuovo sotto il sole, la trama ricalca lo schema di tanti (troppi) thriller/noir. Quello che però doveva destare interesse nel cinefilo d.o.c. era l'incontro tra due grandi e controverse personalità del mondo della letteratura e del cinema: Bret Easton Ellis (alla sceneggiatura) e Paul Schrader (alla regia). L'enfant prodige della letteratura pulp postmoderna autore di libri quali American Psycho, Le regole dell'attrazione o Glamorama e il regista/sceneggiatore dietro ad alcuni capolavori scorsesiani (suoi i copioni di Taxi Driver, Toro Scatenato) nonché autore di alcuni cult come American Gigolò. Da due “pezzi da novanta” così era lecito aspettarsi se non un capolavoro almeno un cult maledetto.
EFFETTO DELUSIONE DA ANTIDEPRESSIVO
Valerio Daloiso
Regia: Paul Schrader – Cast: James Deen, Lindsay Lohan, Nolan Gerard Funk, Amanda Brooks, Gus Van Sant – USA, 2013 – Durata: 99 min.
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